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M.O., Israele demolisce le case di palestinesi Lʼopposizione attacca Netanyahu: si dimetta

Secondo le autorità di Tel Aviv, "erano responsabili di attentati avvenuti nel 2014". Escalation di violenza in Cisgiordania: uccisi due giovani a Betlemme e a Tulkarem

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-afp

Nella notte sono state demolite a Gerusalemme le case di due palestinesi ritenuti "responsabili di attentati nel 2014". Una terza abitazione invece è stata murata. Le misure decise da Tel Aviv rientrano nel contesto delle operazioni straordinarie di repressione dell'ondata di violenza registrata in Cisgiordania e a Gerusalemme. Le critiche dell'opposizione: "Netanyahu e il suo governo hanno fallito miserevolmente. Dovrebbe dimettersi".

M.O., Israele demolisce le case di palestinesi Lʼopposizione attacca Netanyahu: si dimetta

Secondo il laburista Isaac Herzog infatti le decisioni del premier "sono stantie e non contengono nulla se non la preservazione dell'attuale situazione".

Le demolizioni - Sono state demolite le case di Muhammad Nayef Javis (che nell'agosto 2014 provocò la morte di un israeliano travolgendolo con una ruspa) e di Abu Jamil Jassan (che nel novembre 2014 partecipò a una strage in una sinagoga dove cinque persone furono uccise). Entrambi gli attentatori erano stati uccisi a loro volta da agenti sopraggiunti per neutralizzarli. Lo riportano fonti militari israeliane.

La casa murata - La casa murata appartiene invece a Muattaz Hijazi, un palestinese che nel novembre 2014 attentò alla vita di un rabbino esponente di un movimento israeliano di estrema destra attivo nella Spianata delle Moschee. Anche Hijazi fu ucciso allora dalla polizia. Lo riporta sempre l'esercito.

La Difesa approva misure sempre più aspre - Le demolizioni delle case sono state ordinate dal ministro della Difesa Moshe Yaalon. Fra l'altro sono stati approvati l'invio di rinforzi di polizia a Gerusalemme e l'emissione di arresti amministrativi (preventivi) per elementi giudicati "sovversivi".

Palestinesi
uccisi in Cisgiordania - La tensione resta altissima in Cisgiordania, dove, nella notte tra domenica e lunedì, sono morti due palestinesi colpiti dall'esercito israeliano: uno di 18 anni a Tulkarem, nel nord dei Territori, l'altro di 12 a Betlemme, nei pressi del campo profughi di Aida.

Palestina: "Faremo appello ai Tribunali internazionali" - L'Autorità nazionale palestinese ha intenzione di portare il caso delle uccisioni davanti ai Tribunali internazionali poiché ad uccidere uno dei giovani "è stato un cecchino israeliano".

Verso la Terza Intifada? - Secondo molti studiosi, il clima di tensione sembra sempre più inoltrarsi nella strada di un non ritorno alla normalità, preludio di una Terza Intifada.