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Libia, il figlio Gheddafi contro l'Italia: "Ci provoca, vìola la nostra sovranità"

Pesanti accuse da Saif: "Sono fascisti, pensano ancora che Tripoli sia una loro colonia"

Libia, il figlio Gheddafi contro l'Italia:
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"Gli italiani in Libia ripetono lo scenario della Nato scatenando l'attaccamento dei libici per la loro terra.

Con l'invio di navi da guerra violano la sovranità della Libia a causa del comportamento irresponsabile di alcuni funzionari". Così Saif Gheddafi, figlio dell'ex leader libico, secondo una fonte citata da Libia 24 TV parla della missione italiana nelle acque antistanti la Libia per cercare di arginare il flusso migratorio.

Per il secondogenito di Muammar Gheddafi "l'Italia considera ancora le spiagge di Tripoli come una colonia di Roma". Le accuse di Saif al Islam arrivano all'indomani dell'arrivo a Tripoli di una nave italiana per la missione di supporto alla Guardia costiera libica nella lotta ai trafficanti di migranti, concordata dall'Italia con il governo di accordo nazionale di Fayez al Sarraj.

Missione bocciata dal parlamento di Tobruk, che non riconosce la validità dell'accordo raggiunto da Sarraj con Roma, e che ha portato il generale Khalifa Haftar a dare ordine a Marina e Aeronautica che rispondono ai propri ordini di intercettare navi stranieri in acque libiche, ad eccezione di quelle commerciali.

Saif è un ricercato per crimini contro l'umanità - Saif Al Islam è stato liberato lo scorso giugno da una milizia della città di Zintan, ma su di lui pende un mandato di arresto per crimini contro l'umanità che sarebbero stati commessi durante gli otto mesi della rivolta del 2011 che si concluse con la morte del padre. Stando ad alcune informazioni, oggi si troverebbe a Beida, nell'Est della Libia controllato da Haftar. In un'intervista rilasciata a fine luglio al quotidiano saudita Al Hayat, Haftar ha detto che Saif "è un cittadino libico comune e io non l'ho incontrato, ma ho seguito i suoi movimenti dopo il suo rilascio. Non ho nulla di personale contro di lui, al contrario gli do il benvenuto e se vuole avere un ruolo politico non c'è problema".