La denuncia dell'Onu: mai così tanti bimbi uccisi in Afghanistan
Fra il gennaio 2009 e il 30 giugno 2016 i morti sono stati in tutto 23mila. Il 60% è da imputare ai talebani e ad Al Qaeda, il 23% alle forze governative
Nel primo semestre del 2016 1.601 civili sono morti e 3.565 sono rimasti feriti in Afghanistan.
Lo denuncia l'Onu secondo cui si tratta di numeri mai registrati in precedenza. Sono stati in particolare i bambini, sempre secondo le Nazioni Unite, a pagare il prezzo più alto. Fra il gennaio del 2009 e il 30 giugno del 2016 le vittime sono state in tutto 23mila. Il 60% è da imputare ai talebani e ad Al Qaeda, il 23% alle forze governative.
La relazione dell'Onu documenta casi di persone "uccise durante la preghiera, il lavoro, lo studio, mentre si recavano a prendere l'acqua, mentre ricevevano cure negli ospedali". "Ogni vittima civile rappresenta un fallimento e dovrebbe spronare le parti in conflitto a compiere significativi passi concreti per ridurre le sofferenze dei civili e aumentarne la protezione", ha affermato Tadamichi Yamamoto, rappresentante speciale del segretario generale dell'Onu per l'Afghanistan e capo dell'Unama.
L'Alto Commissario Onu per i diritti umani Zeid Ra'ad Al Hussein ha esortato le parti al conflitto "a cessare i deliberati attacchi contro i civili e l'utilizzo di armi pesanti". "L'impunità imperante di cui godono i responsabili di vittime civili deve cessare di chiunque si tratti", ha aggiunto.