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Kiev, ucciso in un agguato ex deputato russo Denis Voronenkov

Voronenkov aveva anche apertamente criticato Mosca per lʼannessione della Crimea. Aveva inoltre denunciato brogli elettorali paragonando la Russia alla Germania nazista

L'ex deputato russo Denis Voronenkov è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco vicino a un hotel nel centro di Kiev.

Lo ha fatto sapere la polizia locale. Voronenkov nel dicembre scorso aveva lasciato la Russia per andare in Ucraina, dopo essere stato accusato di corruzione dalle autorità di Mosca. Voronenkov una volta stabilitosi a Kiev aveva criticato aspramente le autorità russe e testimoniato al processo contro l'ex presidente Yanukovich.

Aveva inoltre denunciato il fatto che il Cremlino falsificherebbe le elezioni, sia le presidenziali, sia le parlamentari e le municipali, e accusato i servizi di sicurezza di aver preso il potere e di controllare la Duma. Aveva poi paragonato la Russia del presidente russo Vladimir Putin alla Germania nazista e definito l'atmosfera del suo Paese d'origine come una "follia pseudopatriottica".

Il presunto assassino dell'ex deputato della Duma, ferito, è morto in ospedale dove si trovava in stato di arresto.

Kiev: "C'è Mosca dietro l'agguato e l'esplosione" - "In Ucraina è in corso un conflitto ibrido, il nemico fa di tutto per minare la nostra difesa: secondo i servizi di sicurezza questo è avvenuto a Balakliya", il deposito di armi dove sono si sono registrate diverse esplosioni, ed "è evidente che l'omicidio dell'ex deputato della Duma russa Denis Voronenkov può essere vantaggioso per il nostro nemico principale, la Russia, che conduce contro di noi una guerra aperta e strisciante". Lo ha detto il portavoce del ministero dell'Interno, Artiom Shevchenko.

Mosca: "Non è affar nostro" - Putin è stato subito informato dell'omicidio. Lo ha reso noto il portavoce Dmitry Peskov, aggiungendo che il Cremlino non ha nulla da dichiarare: "Che cosa dobbiamo commentare? Non è affar nostro".