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Istanbul,attacco all'aeroporto Ataturk: almeno 42 morti e 238 feriti

Per la Cia lʼattentato è stato compiuto da un commando di 7 persone legate allʼIsis. Tre si sono fatte saltare in aria. Lʼallarme era stato lanciato 20 giorni fa da 007 turchi

Attacco terroristico all'aeroporto Ataturk di Istanbul.

Un commando di sette persone è entrato in azione nel terminal internazionale sparando sulla folla. Poi, tre kamikaze si sono fatti esplodere. Il bilancio dell'attacco è di almeno 42 morti e oltre 235 feriti. Secondo fonti consolari non vi sono italiani coinvolti. Il premier Renzi: "Dobbiamo essere uniti contro il terrorismo". Per la Cia "ci sono i segni distintivi della depravazione dell'Isis".

Tredici vittime sono stranieri, no italiani - Secondo l'ufficio del governatore di Istanbul, Vasip Sahin, tra le vittime si contano 13 stranieri: 5, di cui almeno tre con anche la cittadinanza turca, sauditi, 2 iracheni, 1 tunisino, 1 uzbeko, 1 cinese, 1 iraniano, 1 ucraino, 1 giordano e una donna palestinese. Dei 239 feriti accertati, 109 sono già stati dimessi dagli ospedali.

Kamikaze non sarebbero turchi - Nel conto delle vittime non sono inclusi i 3 kamikaze, di cui è stata conclusa l'autopsia. La loro identità non è ancora stata resa nota, ma secondo fonti delle indagini si tratterebbe di cittadini stranieri. Secondo le stessi fonti, sarebbe una donna la persona arrestata lunedì sera dalla polizia turca perché sospettata di far parte in qualche modo del commando.

Allarme lanciato 20 giorni fa da 007 turchi - L'allarme per un attentato era stato lanciato già venti giorni fa dall'intelligence turca. Una lettera era stata inviata alle autorità competenti per avvisarle della minaccia imminente di possibili azioni terroristiche dell'Isis a Istanbul. Tra gli obiettivi individuati, era stato segnalato anche l'aeroporto Ataturk. A sostenerlo sono alcune fonti citate dal quotidiano Hurriyet.

Cia: "L'attacco a Istanbul porta la firma dell'Isis" - "L'attacco a Istanbul porta la chiara firma dell'Isis". Ne è convinto il direttore della Cia John Brennan. "Ci sono i segni distintivi della depravazione dello Stato Islamico", ha detto Brennan al Council on Foreign Relations. Anche le autorità turche continuano a puntare sulla stessa pista: "L'idea che sia stato l'Isis a compiere l'attacco si fa sempre più forte", ha detto il premier turco, Binali Yildirim.

La dinamica della strage - Secondo quanto ricostruito, tre terroristi armati di kalashnikov hanno aperto il fuoco lunedì intorno alle 22 locali ai controlli di sicurezza nella zona degli arrivi dello scalo. Poco dopo, si sono fatti saltare in aria durante uno scontro a fuoco con la polizia. Ma il commando, secondo fonti di polizia, sarebbe stato composto da 7 persone, di cui altre 3 sarebbero in fuga e una arrestata, appunto la donna.

Attentato non rivendicato, ma pesa l'ombra di Isis - Anche se non è ancora stata rivendicata, sulla strage grava l'ombra dell'Isis. Secondo il premier turco, Binali Yildirim, finora tutte le indicazioni suggeriscono ci sia la mano dello Stato Islamico. L'attacco, ha sottolineato Yildirim, arriva mentre la Turchia sta avendo successo nella lotta al terrorismo e sta cercando di normalizzare i rapporti con Paesi come la Russia e Israele.

Aeroporto parzialmente riaperto - L'aeroporto è parzialmente riaperto. Le autorità riferiscono che i voli sono ripresi, ma sono almeno un terzo quelli cancellati e ci sono molti ritardi. Anche i social network funzionano a singhiozzo. Sia Facebook che Twitter risultano fortemente rallentati per gli utenti turchi, al punto da essere di fatto inaccessibili.