Israele, sette accoltellati in 48 ore
Continua quella che è stata definita lʼIntifada dei coltelli e il Paese ripiomba in unʼaltissima tensione. Ucciso un manifestante palestinese durante scontri. Netanyahu: "Terrorismo istigato da Anp e Hamas"
Continua l'escalation di violenza in Israele.
Nelle ultime 48 ore sono stati accoltellati sette israeliani
in quella che ormai è stata definita l'Intifada dei coltelli
visto che tutti gli attacchi sono stati compiuti da palestinesi. Il Paese ripiomba così in un'altissima tensione: l' aggressore palestinese è stato raggiunto dai colpi di arma da fuoco della sicurezza e catturato, mentre un manifestante palestinese è rimasto ucciso nel corso di scontri con l'esercito nei pressi del campo profughi di Shuafat a nord di Gerusalemme.
Una "ondata di terrorismo" che per il premier Benyamin Netanyahu - intervenuto in serata insieme al ministro della difesa Moshè Yaalon - "è una conseguenza dell'istigazione dell'Anp, di Hamas, del movimento islamico e di alcuni stati della regione". "Questa istigazione - ha detto - incendia il terreno con bugie sulla Moschea di Al-Aqsa... Le fiamme dell'Islam estremo arrivano da noi". Il premier ha poi sottolineato che le misure adottate dimostreranno presto che "il terrorismo non da' risultati".