FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Isis: due francesi, due britannici e un tedesco tra i boia dei soldati siriani

Nasser Muthana, 20 anni, gallese è stato prima riconosciuto dal padre nel video dellʼesecuzione, ma poi ha ritrattato. Kerry: "Necessario non pagare riscatti"

isis decapitazioni massa siria
twitter

Due cittadini francesi, due britannici e un tedesco sarebbero tra i jihadisti che hanno sgozzato 17 soldati ostaggi dello Stato islamico. Su uno studente gallese di medicina è nato un giallo: Nasser Muthana, 20 anni, è stato prima riconosciuto dal padre nel video dell'esecuzione. L'uomo però ha poi ritrattato, dicendo che quello visto nelle immagini non assomiglia affatto al figlio. La Procura di Parigi è invece sicura riguardo ai boia francesi.

Isis: due francesi, due britannici e un tedesco tra i boia dei soldati siriani

Dopo aver confermato al Daily Mail l'identità del figlio, Ahmed Muthana, parlando con la Bbc, ha negato che Nasser, originario di Cardiff in Galles, sia uno degli esecutori dell'Isis. "Quello nel video ha un grande naso, quello di mio figlio è invece piatto", ha detto all'emittente pubblica.

Chi è uno dei 2 boia di origini francesi - Sarebbero due i "boia" francesi. Uno sarebbe Maxime Hauchard, 22 anni, nato in Normandia e convertito all'islam prima di partire, nell'agosto 2013, verso la Siria. Prima di questa esperienza, Hauchard avrebbe soggiornato in Mauritania nel 2012. "Al di là della condanna di questi innominabili crimini - ha detto il ministro dell'Interno francese - lancio un appello solenne e con la massima gravità a tutti i nostri compatrioti e soprattutto ai giovani, che sono l'obiettivo privilegiato della propaganda terroristica, affinché aprano gli occhi sulla terribile realtà delle azioni di Daesch e dei gruppi affiliati, che schiavizzano, martirizzano e uccidono".

La magistratura francese ha annunciato l'apertura di un'inchiesta per omicidio.

Kerry: "Necessario non pagare riscatti" - "Gli Stati Uniti hanno il cuore straziato, ma è assolutamente necessario rifiutare il pagamento di riscatti per gli ostaggi americani". Lo ha detto il segretario di Stato Usa, John Kerry, commentando l'uccisione del terzo prigioniero americano nelle mani dei jihadisti. Il capo della diplomazia a stelle e strisce ha poi aggiunto: "L'esercito dell'Isis ha perso lo slancio. Le forze irachene sono pronte ad attaccarlo in mesi, non anni".