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Iraq, media: Isis progetta attacco a diga Mosul, italiani a rischio

Lʼallarme lanciato dal sito Wikilao, che parla del "più grosso attacco mai concepito dal Califfato nel Paese"

Un "allarme specifico e dettagliato" tiene in stato di massima allerta gli italiani in Iraq.

Per il sito Wikilao, che cita fonti di intelligence, "l'Isis si prepara a colpire la diga di Mosul", alla cui difesa contribuiscono circa 500 militari inviati da Roma. Nei piani dei terroristi ci sarebbe "non un singolo attentato ma un attacco in grande stile, su cui si lavora da mesi".

"La macchina dell'operazione è ormai avviata", spiegano le fonti, sebbene venga condotta in segretezza dagli uomini del Califfato, evidentemente intenzionati a sfruttare al massimo l'effetto-sorpresa. Nessun proclama sul web, dunque, esattamente come avviene alla vigilia degli attacchi più spettacolari del sedicente Stato Islamico. "Ci sono però molti movimenti sul campo - sottolinea Wikilao - che hanno tradito i miliziani, permettendo all'intelligence di sapere molto su quanto in preparazione".

Pronti a entrare in azione almeno 200 terroristi - Oltre ai 500 militari, nella zona ci sono anche una novantina di civili italiani che sono impegnati nei lavori di rimodernamento della diga. "I leader dell'Isis - scrive il sito - hanno deciso di costituire un esercito vero e proprio, formato da circa duecento elementi, sparpagliati in diversi villaggi (Zanazil e Zarnuq fra di essi) dopo un raduno nei pressi delle alture di Badush, ad una quindicina di chilometri da Mosul". Si tratta di "un contingente multinazionale formato da gente con passaporti francesi, russi, libici e tunisini. Per la missione sono stati arruolati cecchini e combattenti esperti, ai quali aprirebbe il campo un avamposto di kamikaze, una dozzina di ceceni".

L'operazione ordinata da Al-Baghdadi - Sempre secondo Wikilao, "la potenza di fuoco di cui dispongono le forze in questione è notevole. Si parla - oltre che di auto e moto già imbottite di esplosivo - di pezzi di artiglieria da 122 e 130 millimetri, in grado di colpire obiettivi distanti fino a venti chilometri e perfino di missili, che sarebbero stati nascosti in alcuni camion-frigorifero". L'operazione, chiamata Gazwat al-Mawt (Conquista della morte), sarebbe stata ordinata nei mesi scorsi direttamente da Abu Bakr Al-Baghdadi, che attraverso la diga di Mosul potrebbe provocare la più grave strage della storia del suo Califfato.