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Iraq, guerra all'Isis: le truppe regolari alla riconquista di Mosul

Dopo due settimane di pausa, i milirari di Baghdad hanno attaccato cinque quartieri della città

Le forze speciali irachene, con l'appoggio dei raid della Coalizione internazionale anti-Isis, hanno lanciato una nuova massiccia offensiva su Mosul, dopo due settimane di pausa.

I militari di Baghdad hanno attaccato cinque quartieri della città, la seconda dell'Iraq, vera e propria capitale dell'Isis nel Paese. Dall'area dei combattimenti di levano alte colonne di fumo, mentre il rumore delle mitragliatrici pesanti riecheggia nelle strade.

"Le nostre truppe stanno avanzando, hanno già conquistato mezzo chilometro in pochi minuti", ha dichiarato un ufficiale della divisione di intervento rapido, un'unità di élite del ministero degli Interni, che finora ha riconquistato circa un quarto della città.

Le fasi della battaglia - La battaglia di Mosul, che mobilita 100mila fra soldati iracheni, combattenti curdi e membri delle milizie sciite per riconquistare la grande città del Nord caduta nelle mani dell'Isis nel giugno 2014, era iniziata il 17 ottobre. Il maltempo e la resistenza dell'Isis avevano poi costretto a frenare l'offensiva di terra, ma nelle ultime settimane è stato preparato il terreno per riprendere l'operazione. Nell'ambito di questi preparativi sono stati bombardati tutti i ponti per l'attraversamento del fiume Tigri, che divide la città a metà, nell'intento di isolare gli jihadisti e di non consentire loro di ricevere rinforzi né di lanciare contrattacchi contro le forze irachene.

I civili - Secondo quanto ha annunciato mercoledì il governo iracheno, dall'inizio dell'offensiva 137mila famiglie si sono viste costrette a lasciare le proprie case. Il ministro iracheno dell'Immigrazione, Yasem Mohamed al Yaf, ha annunciato che 120mila sfollati sono stati accolti negli accampamenti statali a Erbil e Duhok, nella regione autonoma del Kurdistan iracheno, e nelle province di Salahuddin e Ninive.