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Iran, a rischio le trattative sul nucleare Teheran: "Non porteremo uranio in Russia"

La stampa Usa smentisce le voci del raggiungimento di un accordo, a Losanna, tra le delegazioni iraniana e dei Paesi del 5+1

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-afp

Alla vigilia della scadenza del termine per un accordo sul nucleare, funzionari iraniani mettono in dubbio il successo delle trattative rimettendo in discussione uno degli elementi critici dell'accordo: la disponibilità di Teheran al trasferimento in Russia del proprio combustibile nucleare. Lo riporta il "New York Times".

Iran, a rischio le trattative sul nucleare Teheran: "Non porteremo uranio in Russia"

"L'esportazione di scorte di uranio arricchito non è nel nostro programma e non intendiamo inviarle all'estero", ha dichiarato il responsabile dei negoziati per l'Iran, Abbas Araghchi, ai media iraniani.

L'accordo sembrava a un passo - Le parole di Araghci giungono quando l'accordo sembrava ormai raggiunto. Nella giornata di domenica, infatti, da Losanna giungevano voci di dissenso solo riguardo i tempi e il ritmo di revoca delle sanzioni comminate a Teheran da Onu, Stati Uniti e Unione europea. Poi la doccia gelata.

Le alternative in campo - Ma non tutto sembra perduto. I funzionari occidentali insistono sulla possibilità di trattare con il materiale in altri modi. L'opzione principale, riferiscono, è la miscelazione in una forma più diluita. A seconda dei dettagli tecnici questo potrebbe rendere il processo di arricchimento per uso militare molto più lungo, o forse quasi impossibile.

Tuttavia, l'insistenza dell'Iran sul mantenimento del carburante potrebbe costituire un potenziale ostacolo in questo momento critico delle trattative. Per i contrari all'accordo al Congresso Usa, in Israele e nei Paesi arabi sunniti come l'Arabia Saudita, la prospettiva di lasciare grandi quantità di combustibile nucleare in Iran, in qualsiasi forma, è destinata a intensificare la già forte opposizione politica.