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Inghilterra, ha 7 anni e ha dovuto affrontare un trapianto di 5 organi: ora può mangiare normalmente

Fegato, reni, intestino e pancreas. Tutti da un solo donatore e impiantati in unʼunica operazione. Ora il piccolo si sta riprendendo rapidamente, dicono i medici

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Jay Crouch ha 7 anni.

Il 24 aprile è stato dimesso dall'ospedale di Birmingham dopo aver ricevuto un trapianto di reni, fegato, intestino e pancreas. Tutti gli organi provenivano da un singolo donatore e sono stati impiantati nel corso di una sola operazione. Sono stati così raggiunti due primati importanti: un intervento di questo tipo nella struttura inglese dopo 20 anni e il primo vero pasto di Jay.

L'intervento A Jay avevano diagnosticato la sindrome dell'intestino corto. In pratica, quando aveva solo sei settimane di vita, il suo intestino si è attorcigliato su se stesso. Questo gli ha impedito, con la crescita, di poter deglutire qualunque cibo e lo ha costretto ad essere nutrito per endovena e continuamente sottoposto a pesanti cure e terapie. Fino a quando il suo corpo non ha più retto. A mano a mano, i suoi organi hanno iniziato a essere gravemente danneggiati. I medici hanno scoperto che Jay aveva iniziato a soffrire di anemia e insufficienza renale cronica. L'unica soluzione era un trapianto. Un'operazione non semplice, dato che comprendeva più parti. Mentre alcuni chirurghi rimuovevano il fegato di Jay, un'altra equipe espiantava le reni, il pancreas, il fegato e l'intestino da un solo donatore. L'intero intervento è durato 10 ore e ha richiesto il lavoro di 12 medici con diverse specializzazioni.

Il primo pasto Anche se Jay deve ancora ricevere parte della nutrizione da un tubo naso-gastrico e dovrà seguire una dieta specifica per tutta la sua vita, poco dopo l'intervento ha potuto mangiare il suo primo toast. La madre, la 28enne Katie Freestone, ha detto al Guardian che tutta la famiglia era "estasiata dagli incredibili progressi che Jay è riuscito a fare in così poco tempo". Ha poi aggiunto, pensando al donatore: "Non ci sono abbastanza parole per ringraziare lui e la sua famiglia. Se da un lato siamo felicissimi che Jay abbia avuto questa chance, ci rendiamo anche conto dell'incredibile dolore che un'altra famiglia ha dovuto attraversare per rendere possibile tutto questo". Dall'ospedale fanno sapere che l'intervento è andato bene e che il bambino si sta riprendendo rapidamente, considerando la complessità di quello che ha dovuto affrontare. Khalif Sharif, il chirurgo che ha guidato l'equipe, ha detto che "è incredibilmente raro che vengano trapiantati con successo così tanti organi in una volta sola e da un unico donatore". "Non potremmo essere più felici dei progressi che Jay ha fatto finora, anche se naturalmente dovremmo rimanere vigili e tenerlo costantemente monitorato nei prossimi anni".

Anche Jay aveva qualcosa da dire alla fine: "Vorrei ringraziare mia mamma che è sempre rimasta con me, e anche mia nonna e mio nonno, che mi dicevano ogni giorno che stavo migliorando. E poi volevo ringraziare tutti i medici".