FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Indonesia, polemiche per la statua di Hitler all'entrata di Auschwitz: rimossa

I selfie con la scultura hanno scatenato una polemica portando alla rimozione del busto del führer. I curatori dellʼesposizione hanno porto le loro scuse

Indonesia, polemiche per la statua di Hitler  all'entrata di Auschwitz: rimossa - foto 1
facebook

Un Hitler in grandezza naturale si innalza fiero davanti a una delle sue creature più mostruose: il campo di concentramento di Auschwitz.

Per circa un anno i visitatori del De ARCA Statue Art Museum, il museo delle cere di Java (Indonesia), si sono imbattutti in questa immagine. Ma invece di scansarsi disgustati, scattavano selfie con il führer e il campo di turture sullo sfondo. Le foto hanno cominciato a circolare in rete e hanno scatenato una polemica, tanto che gli organizzatori dell'esposizione hanno porto le loro scuse procedendo alla rimozione della statua.

"Non volevamo offendere nessuno" ha replicato Jamie Misbah, manager del museo. Gli organizzatori della mostra hanno inoltre assicurato che nessuno degli ospiti si è mai lamentato riguardo al busto del führer. A scatenare la polemica sono stati invece gli utenti della rete che hanno visto immagini della statua circolare sui social, in alcune foto si vedono addirittura visitatori eseguire il saluto nazista.

In molti hanno trovato oltraggiosa sia la scultura che il contesto in cui è stata posta e hanno chiesto la rimozione della statua. Sul caso è intervenuta anche la Simon Wiesenthal Center, organizzazione ebraica dei diritti umani. "E' difficile trovare le parole di quanto sia spregevole - ha detto il rabbino Abraham Cooper - è un'offesa per le vittime che sono andate in quel campo e non sono mai più tornate"

La cera di Hitler, una delle 80 opere del museo, è stata rimossa e gli organizzatori dell'esibizione hanno porto le loro scuse a chi si è sentito offeso dalla scultura, ma hanno assicurato di aver agito soltanto con l'intento di educare.