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Il Papa e il Patriarca armeno: "Aprire le porte ai rifugiati"

Nella dichiarazione congiunta firmata dai due leader religiosi viene ricordato anche il genocidio degli armeni

"Chiediamo ai fedeli delle nostre Chiese di aprire i loro cuori alle vittime della guerra e del terrorismo, ai rifugiati e alle loro famiglie".

 Lo affermano papa Francesco e il Patriarca armeno Karekin II nella loro dichiarazione congiunta firmata a Etchmiadzin, in Armenia. "E' in gioco il senso stesso della nostra umanità, della nostra solidarietà e generosità, che può essere espresso in modo appropriato solamente con un immediato impiego di risorse".

"Riconosciamo che tutto ciò è già stato fatto, ma ribadiamo che molto di più si richiede da parte dei responsabili politici e della comunità internazionale al fine di assicurare il diritto di tutti a vivere in pace e sicurezza, per sostenere lo stato di diritto, per proteggere le minoranze religiose ed etniche, per combattere il traffico e il contrabbando di esseri umani", aggiungono i due leader religiosi.

"Sterminio armeni primo genocidio '900" - Inoltre, si legge nella dichiarazione congiunta, "nella solenne liturgia nella Basilica di San Pietro a Roma il 12 aprile 2015 ci siamo impegnati ad opporci ad ogni forma di discriminazione e violenza, e abbiamo commemorato le vittime di quello che la Dichiarazione Comune di Sua Santità Giovanni Paolo II e Sua Santità Karekin II menzionò quale 'lo sterminio di un milione e mezzo di Cristiani Armeni, che generalmente viene definito come il primo genocidio del XX secolo' (27 settembre 2001)".

"Difendere famiglia e matrimonio uomo-donna" - E ancora: "La secolarizzazione di ampi settori della società, la sua alienazione da ciò che è spirituale e divino, conduce inevitabilmente ad una visione desacralizzata e materialistica dell'uomo e della famiglia umana. A questo riguardo siamo preoccupati per la crisi della famiglia in molti Paesi. La Chiesa Apostolica Armena e la Chiesa Cattolica condividono la medesima visione della famiglia, basata sul matrimonio, atto di gratuità e di amore fedele tra un uomo e una donna".

"Inaccettabile uso religione per giustificare odio" - Papa Francesco e Karekin II, Catholicos di tutti gli armeni, rivolgono poi un appello per la fine delle violenze: "Imploriamo i capi delle nazioni di ascoltare la richiesta di milioni di esseri umani, che attendono con ansia pace e giustizia nel mondo, che chiedono il rispetto dei diritti loro attribuiti da Dio, che hanno urgente bisogno di pane, non di armi. Purtroppo assistiamo a una presentazione della religione e dei valori religiosi in un modo fondamentalistico, che viene usato per giustificare la diffusione dell'odio, della discriminazione e della violenza. La giustificazione di tali crimini sulla base di idee religiose è inaccettabile".