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Germania, a Lipsia c'è il primo morto per l'Ebola: è un dipendente dell'Onu

La vittima è un 56enne sudanese arrivato con un volo dalla Liberia. LʼOms aggiorna le vittime: 4.500 morti nel mondo. Zuckerberg dona 25 milioni di dollari

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Un contagiato di Ebola è morto in Germania. E' il primo decesso per il virus nel Paese. La vittima è un dipendente africano dell'Onu portato a Lipsia dalla Liberia, riferisce l'agenzia tedesca Dpa, citando fonti sanitarie ufficiali. L'uomo, di 56 anni, è deceduto in un ospedale della città dell'est della Germania, precisa il nosocomio. Si tratta del terzo contagiato dal virus ricoverato in Germania.

Germania, a Lipsia cʼè il primo morto per lʼEbola: è un dipendente dellʼOnu

Un secondo paziente è curato a Francoforte sul Meno mentre un terzo era stato dimesso da un ospedale di Amburgo dopo cinque settimane di cure.

La vittima, un sudanese, era stata trasportata al "Klinikum St. Georg" di Lipsia con un volo speciale giovedì e le sue condizioni erano state subito definite "altamente critiche sebbene stabili". L'uomo era stato posto in una struttura di isolamento speciale del Reparto malattie infettive e tropicali. Secondo l'ospedale, precisa l'agenzia tedesca, non sussistono pericoli di infezione per altri pazienti o visitatori.

Oms: "9mila malati, 4.500 i morti" - Si aggrava il bilancio dell'epidemia di Ebola: il totale dei casi è salito a 8.914 e raggiungerà i 9mila entro la settimana.I decessi sono saliti a 4.447. Lo ha detto oggi a Ginevra Bruce Aylward, vice direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) responsabile della risposta operativa alla crisi di Ebola.

Caso Bruxelles, paziente non ha più febbre - Il paziente messo in isolamento all'ospedale specializzato di Bruxelles Saint Pierre non ha più la febbre: potrebbe quindi non trattarsi di Ebola. L'uomo era stato ricoverato dapprima nella zona di Tournai, al confine con la Francia, dove i sanitari hanno fatto arrivare un'ambulanza militare specializzata per il trasporto a Bruxelles. La zona della Guinea dove l'uomo ha soggiornato per visitare la famiglia non è tra quelle colpite da Ebola.

Zuckerberg dona 25 milioni di dollari - Dopo la Sla, Mark Zuckerberg mette mano al portafoglio anche per aiutare a sconfiggere l'Ebola. Il fondatore di Facebook e la moglie, Priscilla Chan, hanno infatti donato 25 milioni di dollari al Center for Disease Control Foundation per combattere l'epidemia: "Dobbiamo tenere il virus sotto controllo nel breve termine, in modo che non si diffonda ulteriormente e finisca per diventare una epidemia su larga scala che va avanti per decenni, come per l'Hiv o la polio. Siamo fiduciosi che questo aiuterà a salvare vite umane", hanno dichiarato.