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Francia, dopo caso Theo un altro poliziotto sospettato di stupro

Il 28enne Alexandre fu fermato nellʼottobre 2015 perché in stato di ebbrezza a Drancy, nella banlieu parigina, e fu seviziato da un agente. Fascicolo riaperto

Un nuovo presunto caso di stupro durante un arresto da parte della polizia emerge in Francia, dopo che la violenza sessuale denunciata alla periferia di Parigi dal giovane Theo ha causato proteste e disordini.

Un tribunale ha chiesto che l'agente sia incriminato per stupro, e non per violenza aggravata, per fatti risalenti all'ottobre 2015, hanno riferito i media francesi.

La procura di Bobigny ha annunciato di aver fatto appello alla decisione di un tribunale di riqualificare come stupro le accuse a carico di un poliziotto di Drancy, banlieue parigina, che ferì un giovane con un manganello nel 2015. Un caso simile, dunque, a quello di Theo, il giovane di colore vittima presunta di uno stupro con un manganello da parte delle forze dell'ordine il 2 febbraio durante il suo arresto.

Quella sera del 29 ottobre 2015, Alexandre, oggi 28 anni, fu fermato in stato di ebbrezza davanti alla sua abitazione di Drancy. Un agente lo ferì all'altezza del retto volendolo costringere a salire a bordo dell'auto della polizia. Al giovane furono prescritti dieci giorni di malattia.

Se i tre poliziotti furono inizialmente posti in stato di fermo per "stupro collettivo" il procuratore decise poi di rinviare a giudizio solo l'agente che usò il manganello per "violenze aggravate". Adesso spetta alla corte d'Appello di Parigi prendere una decisione sulla eventuale riqualifica del reato.