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Elezioni Svizzera, trionfa la destra populista anti-immigrati

Eletta anche Magdalena Martullo-Blocher, figlia del leader storico dellʼUdc/Svp Christoph Blocher, già definita la "Le Pen svizzera"

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Trionfa la destra populista anti-immigrati in Svizzera dopo una campagna elettorale praticamente monotematica, tutta incentrata sull'emergenza profughi e l'antieuropeismo. E viene eletta anche Magdalena Martullo-Blocher, figlia del leader storico dell'Udc/Svp Christoph Blocher, già definita la "Le Pen svizzera".

Il Partito di destra dell'Unione democratica di centro è dunque il grande vincitore delle elezioni per il rinnovo del Parlamento.

Verso un secondo ministro dell'Udc/Svp - Prima conseguenza della vittoria dell'Udc/Svp, la richiesta già formulata dai vertici del partito di un secondo seggio nell'esecutivo svizzero, composto da sette consiglieri federali (ministri) ripartiti tra i principali partiti e che il nuovo Parlamento dovrà eleggere il 9 dicembre. Attualmente, l'Udc/Svp, pur essendo la prima formazione politica del Paese, ha un solo ministro.

Udc/Svp: "La gente preoccupata dell'ondata migratoria" - "Ma le cose devono cambiare", ha affermato il presidente dell'Udc/Svp Toni Brunner confermando che il partito mira a riconquistare il secondo seggio in Consiglio federale (governo) perso nel 2007. Brunner ha quindi spiegato la vittoria del suo partito evocando "l'ondata migratoria che preoccupa la gente. In Svizzera la problematica dell'asilo non è risolta. La questione dei veri rifugiati e dei rifugiati economici non è stata regolata", ha affermato.

I socialisti cercano di minimizzare la vittoria della destra - I socialisti hanno tentato di minimizzare la portata della vittoria della destra. Il presidente del Partito socialista Christian Levrat ha affermato che sostanzialmente i risultati delle urne disegnano "un ritorno al 2007. Il Plr e l'Udc/Svp riguadagnano ciò che hanno perso nella precedente elezione federale (2011)", ha affermato.