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Egitto, 10 pene a morte per gli scontri nello stadio di Port Said

La tragedia, avvenuta nel 2012, provocò 74 morti e mille feriti e fu definita “il più grave massacro della storia calcistica”

Egitto, 10 pene a morte per gli scontri nello stadio di Port Said - foto 1
Ap/Lapresse

La corte di cassazione egiziana ha confermato le dieci pene capitali inflitte nel 2015 ai tifosi responsabili degli incidenti che avevano provocato 74 morti in uno stadio, dopo una partita di calcio nel 2012 a Port-Said.

Durante il processo del 2015, a 40 imputati su 72 erano state inflitte condanne che variavano dagli uno ai quindici anni di reclusione. Le dieci pene capitali non includono anche quella di un undicesimo tifoso, che era stato condannato a morte ma che è evaso.

La tragedia – Nella notte del primo febbraio 2012 si scatena una vera battaglia nel campo di calcio di Port-Said, nel nord dell'Egitto, conclusasi con un bilancio di 73 morti e quasi mille feriti. Il vice ministro della sanità Hesham Sheiha ha definito la strage “il peggiore disastro nella storia del calcio egiziano”.

Il massacro è nato da uno scontro tra le tifoserie della squadra ospite di el Ahly e quella locale di al Masry, complice ovviamente l'inefficienza della polizia. Non è da escludere che all'origine del conflitto ci fossero ragioni politiche e che i sostenitori dell'ex presidente Hosni Mubarak avessero pianificato gli scontri contro la fanteria della rivoluzione.