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Brexit, ora in Europa si teme un effetto domino

Il Front national in Francia e Geert Wilders in Olanda hanno chiesto consultazioni analoghe a quella britannica

La Gran Bretagna e il suo "no" all'Europa" potrebbe causare un effetto domino devastante nell'Ue e mettere a rischio la sua stessa esistenza.

Cosa che sperano i partiti nazionalisti di diversi Paesi, rinvigoriti dal voto inglese. Le diplomazie europee non nascondono i timori di altre "Brexit": Francia, Olanda, Austria, Finlandia e Ungheria, infatti, potrebbero essere tentate di lasciare l'Ue. Ma Hollande frena: "Nessun referendum in Francia".

Il leader inglese dell'Ukip Nigel Farage, il grande trionfatore di questo referendum, subito dopo l'esito del voto aveva "avvisato" la Ue: "L'Unione europea sta fallendo e altri Paesi seguiranno il nostro esempio come Danimarca, Svezia, Austria e forse anche l'Italia".

Il no di Hollande alla proposta di referendum di Marine Le Pen - La leader del Front National francese, Marine Le Pen, aveva subito raccolto l'idea: "E' il momento - aveva detto infatti all'indomani del voto nel Regno Unito - per tornare a chiedere un referendum anche in Francia. I francesi devono poter scegliere. Adesso la realtà si è imposta: uscire dall'Unione europea è possibile". A distruggere il sogno della Le Pen di abbandonare la Ue è però arrivato il rifiuto del presidente francese ad organizzare un referendum.

"Abbiamo reclamato l'organizzazione di un referendum per chiedere ai francesi se vogliono restare nell'Unione europea. Lui ci ha risposto di no", ha riferito la Le Pen, al termine dell'incontro con Hollande. "Neanche avessimo usato una parolaccia, come se alla fine il popolo fosse l'ultima ruota del carro", ha aggiunto la leader del Front National. La Le Pen ha infine deplorato di essere andata all'Eliseo inutilmente, solo per "sentirsi dire che non verrà considerato neanche uno dei segnali lanciati ormai da tanti anni" dagli europei e dal popolo francese.