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Debito pubblico, lʼEuropa avverte la Grecia: "No ad azioni unilaterali"

Il ministro dellʼEurogruppo Dijsselbloem: "Atene non perda quanto ha raggiunto". E il tedesco Schaeuble: "Non ci faremo ricattare, ma siamo pronti al dialogo". Schulz: "Con Tsipras la Grecia è a rischio"

Wolfgang Schaeuble
-afp

La Germania non è disposta a cedere sul debito greco. Il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, dice infatti: "Siamo difficili da ricattare", ribadendo così il no di Berlino a un'eventuale richiesta formale di taglio del debito pubblico da parte del nuovo governo ellenico guidato da Alexis Tsipras.

Il no ad azioni unilaterali arriva anche dall'Europa tramite il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, che, dopo un incontro con il ministro delle Finanze greco Varoufakis, avverte che "con azioni unilaterali non potrà esserci sviluppo". Inoltre, Dijsselbloem sottolinea "l'importanza che la Grecia non mandi perduto tutto quello che è stato raggiunto negli ultimi anni. Tocca al governo greco scegliere la sua linea e allora potremo procedere".

Poi, a un giornalista che gli chiede se Bruxelles ritenga possibile l'istituzione di una commissione europea per affrontare il problema del debito greco, risponde "per questo c'è già una commissione che si chiama Eurogruppo".

Berlino: "Rispettare le regole" - Da parte sua, il ministro tedesco assicura che Berlino "è pronta al dialogo", ma puntualizza che le regole vanno rispettate e gli impegni fondamentali mantenuti perché "la fiducia e l'affidabilità sono i fondamenti di ogni solidarietà. Su questo c'è poco da discutere con noi, e quindi siamo difficili da ricattare".

Tutte le decisioni, continua il ministro, sono state prese in modo tale da dover essere rispettate e mantenute in tutte le circostanze. "In questo contesto siamo pronti a ogni cooperazione e solidarietà, ma solo in questo contesto e in nessun altro". Secondo Schaeuble gli aiuti internazionali concessi dai partner europei e dal Fondo monetario internazionale sono straordinariamente generosi e in parte al limite del possibile.

Per il politico tedesco, infine, "gli accordi hanno senso se vengono mantenuti", altrimenti la fiducia andrebbe distrutta. E senza fiducia l'approvazione della popolazione per la solidarietà sarebbe in pericolo.

Spiegel: "Pronto piano aiuti", ma Berlino smentisce - Un nuovo programma di aiuti per Atene non è nell'agenda del governo tedesco. Il portavoce del ministro delle Finanze di Berlino, Martin Jaeger, smentisce le anticipazioni dello Spiegel secondo cui il governo tedesco sarebbe pronto a un nuovo pacchetto di aiuti, fino a 20 miliardi di euro, a condizione che Tispras porti avanti le riforme.

Schulz: "Con Tsipras la Grecia è a rischio" -
Non rispettando le condizioni trattate con la troika, il nuovo premier greco Alexis Tsipras "mette il suo Paese in pericolo". Lo ha detto il presidente del Parlamento Ue, Martin Schulz, al settimanale Der Spiegel. "Gli elettori greci - ha spiegato Schulz - devono essere realistici. Le promesse elettorali vengono mantenute raramente e non ci sono elefanti rosa che sanno suonare la tromba".