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Cyber-attacco, Obama: Corea del Nord potrebbe tornare in lista terrorismo

Dal canto suo Pyongyang ha minacciato rappresaglie contro la Casa Bianca se gli Stati Uniti prenderanno misure nei suoi confronti

barack obama
-afp

Gli Usa stanno considerando l'ipotesi di inserire la Corea del Nord nella lista dei Paesi sponsor del terrorismo. Lo ha detto il presidente Barack Obama dopo il cyberattacco ai danni della Sony che ha portato alla cancellazione del film "The Interview". Dal canto suo Pyongyang, che era stata tolta dalla lista sei anni fa, ha minacciato rappresaglie contro la Casa Bianca se gli Stati Uniti prenderanno misure nei suoi confronti.

La Corea del Nord agli Usa: "Pronti a rispondere" - "Risponderemo in modo proporzionale nel momento, nel luogo e nel modo che sceglieremo", ha fatto sapere la Commissione nazionale di difesa della Corea del Nord. "Il nostro contrattacco più duro - si precisa - sarà condotto contro la Casa Bianca, il Pentagono e il continente americano, la fogna del terrorismo, e supererà di gran lunga il 'contrattacco simmetrico' annunciato da Obama".

La commissione ha poi accusato il governo Obama di essere "profondamente implicato" nella realizzazione del film "The interview", una storia satirica sul leader nordcoreano Kim Jong un, ed ha nuovamente fatto l'elogio del gruppo di hacker, i Guardiani della pace, che hanno violato la Sony pur ribadendo di non sapere dove abbiano la loro base. Gli attacchi informatici e le minacce hanno convinto la Sony ad annullare l'uscita nelle sale del film.

Obama: "Non saremo intimiditi dagli hacker" - "Non saremo intimiditi dagli attacchi degli hacker", ha comunque assicurato il presidente Obama in un'intervista esclusiva alla Cnn. Obama ha poi insistito che "The Interview" non andava cancellato. "Avrei preferito che mi avessero consultato", ha ribadito il presidente riferendosi alla decisione della Sony.

"E' cyber-vandalismo, non un atto di guerra" - Il presidente americano ha poi detto: "No, non penso che sia stato un atto di guerra. Penso che sia trattato di un atto di cyber-vandalismo risultato molto costoso. Lo prendiamo molto sul serio". "Se stabiliamo un precedente dove il dittatore di un altro Paese può interferire con un cyber attacco, con la catena di distribuzione di una società o dei suoi prodotti, e di conseguenza iniziamo a autocensurarci, questo è un problema", ha proseguito Obama.

"Ed è un problema non solo per l'industria del cinema, è un problema per la nuova industria. La Cnn ha fatto servizi in cui criticava la Corea del Nord. Cosa succede se si verifica una violazione nel cyberspazio della rete? Non parleremo alla Corea del Nord?", ha aggiunto il presidente. "La cosa più importante in questo momento non è dire che la Sony si sta comportando male, ma capire che tutti noi ci dobbiamo adattare alla possibilità dei cyber-attacchi e dobbiamo fare di più per proteggerci", ha concluso.