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Una lettera di Papa Francesco ha distrutto il muro tra Cuba e Stati Uniti

Il cardinal Parolin: "Il Santo Padre ha scritto ai due presidenti spronandoli a trovare una soluzione"

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"Certamente il ruolo del Papa Francesco è stato determinante, proprio perché lui ha preso anche questa iniziativa di scrivere ai due Presidenti per invitarli, appunto, a superare le difficoltà esistenti fra i due Paesi e trovare un punto di accordo, un punto di incontro". Così il cardinale Pietro Parolin a Radio Vaticana ha commentato lo storico disgelo tra Usa e Cuba.

"Certamente questo è dovuto anche al fatto che viene da quella regione e quindi conosce effettivamente la problematica ed ha trovato anche la maniera giusta - diciamo - per favorire un po' il superamento della distanza e il riavvicinamento tra le due parti", aggiunge il segretario di Stato vaticano.

"Il Papa lo ha detto tante volte e a me piace sempre ripeterlo: quando ci sono problemi, allora lì si deve applicare il metodo del dialogo e più ci sono problemi e più ci sono difficoltà, più ci deve essere il dialogo - dice ancora il card. Parolin nell'intervista alla Radio Vaticana -. E questo dialogo se è sincero ha sempre come finalità, come obiettivo, quello di fare incontrare le persone, anche nelle rispettive differenze e farle collaborare. Quindi mi pare che questa sia proprio un'esemplificazione molto, molto significativa di questa 'cultura dell'incontro', cui il Papa continuamente invita le persone, i gruppi e i Paesi del mondo di oggi".

In questo caso, sottolinea il primo collaboratore di papa Bergoglio, "questo 'costruire ponti' si è espresso attraverso una facilitazione del dialogo tra le due parti, quindi la Santa Sede - come si è ricordato nel comunicato stampa - ha offerto i suoi buoni uffici, perché le due parti potessero incontrarsi e potessero giungere anche ad una conclusione felice di questo impegno da parte di entrambe".

"E' un buon segno, una buona notizia in mezzo a tante notizie del mondo di oggi che sono piuttosto di segno contrario - conclude il segretario di Stato sul riavvicinamento tra Cuba e Stati Uniti -. Ci dice che è possibile quello che i Papi in generale e il Papa Francesco in particolare hanno sempre detto e su cui hanno insistito: è possibile arrivare a capirsi; è possibile arrivare a comprendersi; è possibile arrivare a collaborare e a trovare anche delle strade di uscita dalle difficoltà che ci separano".