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Corea del Nord, Pence avverte: "La spada resta pronta"

Il numero due della Casa Bianca è nella regione per rassicurare gli alleati sullʼimpegno per affrontare i programmi nucleare e missilistico di Pyongyang

Corea del Nord, Pence avverte:
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"Gli Stati Uniti d'America cercheranno sempre la pace, ma sotto la presidenza di Donald Trump lo scudo resta in guardia e la spada resta pronta".

Così il vicepresidente americano Mike Pence riferendosi alla Corea del Nord, nel corso del discorso tenuto alle truppe giapponesi e statunitensi a bordo della portaerei Uss Ronald Reagan di stanza nella regione.

Il vicepresidente Usa ha quindi sottolineato che risponderanno a ogni attacco da parte della Corea del Nord in maniera "soverchiante ed efficace". Il numero due della Casa Bianca è nella regione per rassicurare gli alleati sull'impegno per affrontare i programmi nucleare e missilistico di Pyongyang.

Pence: "NordCorea sempre più pericolosa" - Pence, la cui visita è iniziata lunedì in Corea del Sud, il giorno dopo il fallito lancio di un nuovo missile da parte nordcoreana, ha detto che la minaccia proveniente dal regime nordcoreano è in crescita. A bordo della USS Ronald Reagan, il vicepresidente ha detto alle truppe che "nuvole di tempesta si sono accumulate all'orizzonte" dell'Asia nordorientale. "La Corea del Nord - ha aggiunto - è la più pericolosa e urgente minaccia alla pace e alla sicurezza nell'Asia Pacifico".

Tuttavia, ha assicurato, "noi sconfiggeremo ogni attacco e risponderemo a ogni uso di armi convenzionali o nucleari con una risposta americana soverchiante ed efficace".

Pyongyang: "Test missilistici ogni settimana" - Le osservazioni di Pence vengono dopo che un esponente nordcoreano ha avvertito che Pyongyang non ha intenzione di fermare il suo programma nucleare, promettendo test settimanali e monacciando una "guerra totale" se gli Usa assumeranno iniziative nei suoi confronti.

E' giallo sulla rotta della Vinson Sono ancora poco chiare in alto mare le manovre nautiche degli Stati Uniti. La flotta d'attacco statunitense guidata dalla portaerei Carl Vinson, che dieci giorni fa Washington aveva detto in viaggio verso le acque in prossimità della Corea del Nord, infatti, nel weekend si trovava ancora nell'oceano Indiano fra le isole indonesiane di Giava e Sumatra come documentato da una foto della Marina americana. Ciò significa che la nave non era in viaggio per il Mar del Giappone come dichiarato dalla Casa Bianca e dal segretario alla Difesa Jim Mattis. La Vinson dovrebbe arrivare in zona entro la prossima settimana.

Le ultime notizie riportano che la Vinson ha finalmente avviato la rotta di avvicinamento alla penisola coreana dopo aver ultimato le manovre congiunte al largo delle acque australiane del nordovest: lo riferisce l'agenzia Yonhap, citando fonti dei militari di Seul. La mossa segue la conclusione del programma pianificato e non del cambio a quello originario come annunciato dal presidente Donald Trump. La 'armada' si sta dirigendo verso la parte sudcoreana del mar del Giappone, dove dovrebbe arrivare tra il 25 e il 28 aprile: Seul e Washington stanno discutendo l'ipotesi di tenere un ciclo dimostrativo di manovre congiunte.