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Fratellastro di Kim Jong-un implorò di essere risparmiato nel 2012

Allʼepoca Pyongyang aveva dato ordine di uccidere Kim Jong-nam, avvelanto da due agenti donne dei servizi nordcoreani. Arrestata una donna sospettata di essere coinvolta nellʼomicidio

Kim Jong-nam, il fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un assassinato in Malesia, aveva implorato Pyongyang di risparmiargli la vita dopo un fallitto omicidio nel 2012.

Lo ha rivelato il capo dei servizi della Corea del Sud in un'audizione a porte chiuse con i deputati. Kim Jong-nam sarebbe morto per le punture di aghi avvelenati inferte da due agenti donne dei servizi di Pyongyang all'aeroporto di Kuala Lumpur.

Voleva visitare Disneyland in Giappone - L'autopsia sul corpo verrà effettuata in giornata. Kim Jong-nam, primogenito di Kim Jong-il, era stato per un periodo il più accreditato alla successione del padre, salvo poi cadere in disgrazia dopo aver provato a entrare in Giappone nel 2001 con un passaporto falso per visitare Disneyland. Da allora, anche per le sue posizioni riformiste, ha vissuto in esilio, principalmente a Macao.

Chiese di "risparmiare lui e la sua famiglia" - Secondo il capo dell'intelligence di Seul, Lee Byung-ho, nel 2012 dalla Corea del Nord era arrivato l'ordine di ucciderlo. E nell'aprile dello stesso anno "Jong-nam inviò una lettera" in cui chiedeva di "risparmiare lui e la sua famiglia", ha riferito un membro della commissione parlamentare sudcoreana per i servizi, Kim Byung-Kee.

Il fratellastro del leader nordcoreano "aggiungeva - ha riferito il deputato - 'non sappiamo dove andare... sappiamo che l'unica via di fuga è il suicidio'". L'ex moglie e l'attuale moglie di Kim Jon-nam e i tre figli vivono tra Pechino e Macao e sono "sotto protezione da parte delle autorità cinesi", ha riferito un altro deputato sudcoreano, aggiungendo che Jong-nam era arrivato in Malesia il 6 febbraio.

Morte le donne sospettate dell'omicidio - Intanto fonti del governo giapponese affermano che le due donne sospettate della morte per avvelenamento di Kim Jong-nam sarebbero a loro volta decedute.

Arrestata una donna - Secondo l'Oriental Daily, la polizia malese ha arrestato una donna con documenti di viaggio vietnamiti sospettata di essere coinmvolta nell'omicidio di Kim Jong-nam. Fonti della sicurezza spiegano che la "sospetta è stata identificata dalle telecamere a circuito chiuso dell'aeroporto ed era sola al momento dell'arresto", avvenuto nel terminal low cost dell'aeroporto di Kuala Lumpur. Dai documenti di viaggio è stata identificata come Doan Thi Huong.