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Clima, Obama: "Cambiare futuro ora" Renzi: "Accordo sia vincolante"

A Parigi la prima sessione della Cop21. Hollande: "Ai nostri figli dobbiamo lasciare un pianeta preservato dalle catastrofi e sostenibile"

le bourget cop21 obama hollande
-afp

Ha preso il via la prima sessione della Cop21, la Conferenza Onu sulla lotta ai cambiamenti climatici, a Le Bourget, a nord di Parigi. "Possiamo cambiare il futuro qui e adesso", dice Barack Obama. Francois Hollande rimarca: "Ai nostri figli dobbiamo lasciare un pianeta preservato dalle catastrofi e sostenibile". E Matteo Renzi sottolinea: "Sul clima serve un accordo il più vincolante possibile, altrimenti rischia di essere scritto sulla sabbia".

"Abbiamo un obbligo di successo e la posta in gioco è troppo importante per potersi accontentare di un accordo al ribasso", ha detto il ministro degli Esteri francese e presidente della conferenza, Laurent Fabius.

In apertura della Cop 21, undici paesi, tra cui Italia, Usa, Francia, Germania e Gran Bretagna hanno annunciato un contributo complessivo di 248 milioni di dollari al Fondo per i Paesi meno sviluppati (Ldcf) per sostenere l'adattamento ai cambiamenti climatici degli stati più vulnerabili. L'Italia è pronta a versare 2 milioni entro la fine dell'anno e "s'impegna fortemente" ad aumentare il proprio sostegno nei prossimi anni, già a partire dal 2016.

"Il mondo si aspetta quattro parole: la missione è compiuta" - "L'11 dicembre", il giorno in cui si concluderà la Cop21, "il mondo si aspetta da noi quattro parole: la missione è compiuta", Laurent Fabius ha aperto la prima sessione di lavoro con frasi che indicano la determinazione nel voler raggiungere ottimi risultati. L'accordo per limitare il surriscaldamento globale "non è scontato ma è alla nostra portata", ha sottolineato il presidente della XXI Conferenza Onu sul clima, promettendo che la presidenza francese "veglierà affinché tutti i punti di vista siano tenuti in considerazione".

Minuto di silenzio per le vittime di Parigi, Hollande: "Grazie per il sostegno" - Il presidente dell'Onu Ban Ki-moon ha chiesto un minuto di silenzio per le vittime degli attentati di Parigi perché "nessuna causa può giustificare le violenze a Parigi, Beirut, Tunisi, Bamako, Baghdad". E il presidente francese François Hollande ha ringraziato, a nome di tutta la Francia, "per tutti i segni di supporto, tutti i messaggi, tutti i gesti di amicizia" giunti dopo l'attacco del 13 novembre.

"Ai nostri figli dobbiamo lasciare un mondo sostenibile" - François Hollande ha proseguito il suo intervento sostenendo che ci sono due grandi sfide da affrontare: la lotta al terrorismo e il cambiamento climatico. "Ai nostri figli dobbiamo lasciare di più che un mondo libero dal terrore, un pianeta preservato dalle catastrofi, un pianeta sostenibile", ha detto il presidente francese suggerendo un accordo "essenziale", perché "miliardi di persone hanno gli occhi puntati su di noi".