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Burkini, dopo Cannes e Villeneuve-Loubet vietato anche in Corsica

Ma un imprenditore difende le donne che lo indossano e si offre di pagare loro tutte le multe

E' stato esteso a un terzo Comune in Francia il divieto di indossare il burkini in spiaggia: dopo Cannes e Villeneuve-Loubet, entrambe sulla Costa Azzurra, il divieto è stato introdotto anche a Sisco, in Corsica.

La decisione è stata presa per decreto dal sindaco socialista Ange-Pierre Vivoni, in un Consiglio comunale straordinario convocato dopo che sabato si era verificata una lite fra giovani corsi e famiglie di origine maghrebina.

Lo riporta la Bbc online spiegando che la decisione è stata presa dopo una lite scoppiata in spiaggia tra famiglie di origini nordafricane e giovani locali, che ha provocato 5 feriti. Nella rissa sono state usate fiocine e accette e, anche se i feriti sono stati tutti dimessi dopo le prime cure, la tensione resta ancora alta.

Ma c'è chi difende le donne che vogliono indossare il burkini. L'imprenditore franco-algerino Rachid Nekkaz si è offerto di pagare le multe inflitte dalle autorità francesi alle donne che si presentano sulle spiagge di Cannes, Villeneuve-Loubet e Sisco (in Corsica) infrangendo le regole. Nekkaz, che nel 2007 tentò di candidarsi alle presidenziali francesi, nel 2010 ha creato un fondo da un milione di dollari con cui paga le multe alle donne che indossano il niqab. "Anche se personalmente sono contrario al niqab", dice a Nice Matin, "credo che in una democrazia nessuno abbia il diritto di impedire a qualcuno di indossare ciò che vuole se non viene limitata la libertà degli altri o se non viene messa in pericolo la sicurezza del territorio". I sindaci delle città in cui è stato vietato il burkini, però, si sono appellati proprio a ragioni di sicurezza.