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Auschwitz, i sopravvissuti sono tornati al campo dellʼorrore

Nel Giorno della memoria tantissimi ebrei scampati al massacro tedesco - pur se molto in là con gli anni - sono tornati per ricordare la barbarie

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-afp

Oggi è il Giorno della memoria, ricorrenza internazionale in ricordo delle vittime dell'Olocausto. A 70 anni dalla liberazione del più grande campo di sterminio nazista, 38 delegazioni da tutto il pianeta prenderanno parte alle commemorazioni ad Auschwitz; presente anche Grasso. Tantissimi i sopravvissuti che sono tornati "per l'ultima grande commemorazione", vista l'età.

Auschwitz, i sopravvissuti sono tornati al campo dellʼorrore

Gauch: Auschwitz parte dell'identità tedesca - "Non c'è alcuna identità tedesca senza Auschwitz". Con queste parole il presidente della Repubblica federale tedesca ha ricordato, oggi nel Bundestag, i 70 anni dalla liberazione del campo di sterminio nazista. "La memoria dell'Olocausto - ha ammonito - resta un compito di tutti i cittadini che vivono in Germania. Appartiene alla storia di questo Paese". "Dalla memoria discende un compito - ha concluso - questa ci dice: proteggere e tutelare l'umanità. Proteggere e tutelare i diritti di ciascun essere umano".

Un discorso che mette in guardia dai dati emersi da uno studio della fondazione Bertelsmann, pubblicato lunedì, secondo il quale l'81% dei tedeschi vorrebbe "lasciarsi alle spalle" la persecuzione degli ebrei, e il 58% vorrebbe voltare pagina.

Obama cita Primo Levi: "Non deve più accadere" - "Gli attacchi terroristici a Parigi sono un doloroso ricordo del nostro obbligo di condannare e combattere il crescente antisemitismo in tutte le sue forme, compresa la negazione o banalizzazione dell'Olocausto". Così Barack Obama, nel Giorno della memoria.

"Commemoriamo tutte le vittime dell'Olocausto, impegnandoci a non dimenticare", ha detto Obama. Poi, ricordando nel 70esimo della liberazione di Auschwitz le parole di Primo Levi, "è successo, quindi può accadere di nuovo", ha concluso: "Non deve più accadere".