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Assalto ai bancomat delle banche fuggite dalla Catalogna: si prelevano 155 euro

La forma di protesta mira ad ottenere la liberazione dei due attivisti fermati nei giorni scorsi

Assalto ai bancomat delle banche fuggite dalla Catalogna: si prelevano 155 euro - foto 1
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I catalani stanno prelevando i propri soldi dalle banche che, dopo il referendum hanno lasciato Barcellona e la Catalogna, come Caixa e Sabadell.

Questa forma di protesta pacifica nasce da un tweet dell'Assemblea Nacional e mira alla liberazione dei due leader separatisti fermati nei giorni scorsi. Le cifre ritirate hanno un significato simbolico: la più gettonata è 155 euro, come l'articolo della Costituzione spagnola che sospende l'autonomia della regione.  L'altra è 1714, come l'anno in cui Barcellona cadde davanti alle truppe del re spagnolo Filippo V.

La voce dei manifestanti - "E' un modo per fare pressione dopo gli arresti delle persone che hanno manifestato pacificamente e sono in prigione. Un altro modo per fare pressione contro lo Stato spagnolo", dice un catalano che protesta.

Tutto fumo e niente arrosto - I detrattori della manifestazione denunciano che, a parte qualche coda davanti a pochi bancomat, si è trattato di un gesto puramente folkloristico. Il quotidiano Abc parla di "sintomi di fatica, esaurimento e un certo fastidio all'interno del movimento indipendentista". Dagli istituti di credito fanno sapere che i prelievi registrati oggi sono in linea con quelli degli altri normali venerdì.

Le reazioni politiche - Il ministro catalano dell'Impresa e dell'Occupazione Santi Vila ha detto: "Creare tensione sulle banche o attuare dinamiche di boicottaggio commerciale non è il modo migliore di farsi sentire. Mettere in pericolo l'economia è sempre un autogol".