M.O.,sinodo:solidali a palestinesi
Presa di distanza dall'occupazione israeliana nel documento uscito dal Sinodo dei vescovi sul Medio Oriente, letto alla presenza di Benedetto XVI.
"Pur condannando la violenza, esprimiamo la nostra solidarietà al popolo palestinese, la cui situazione attuale favorisce il fondamentalismo", si legge nella "Relatio post disceptationem". "Le nostre Chiese rifiutano l'antisemitismo e l'antiebraismo", aggiunge il documento.
"Le situazioni politico-sociali dei nostri Paesi hanno una ripercussione diretta sui cristiani, che risentono più fortemente delle conseguenze negative", si legge. "Chiediamo ala politica mondiale - dicono i padri sinodali - di tener sufficientemente conto della drammatica situazione dei cristiani in Iraq, che sono le vittime principali della guerra e delle sue conseguenze". In ogni caso, "in base alle possibilità presenti in ogni Paese, i cristiani devono favorire la democrazia, la giustizia e la pace, e la laicità positiva nella distinzione fra religione e Stato e il rispetto di ogni religione".
"A più riprese - si evidenzia -, la Santa Sede ha chiaramente espresso la sua posizione, auspicando che israeliani e palestinesi possano vivere in pace, ognuno nella sua patria, con confini sicuri, internazionalmente riconosciuti". Tuttavia, "le difficolta' dei rapporti fra i popoli arabi e il popolo ebreo sono dovute piuttosto alla situazione politica conflittuale", tenendo comunque conto, dicono i padri sinodali, che "noi distinguiamo tra realtà religiosa e realtà politica". I cristiani, comunque, "hanno la missione di essere artefici di riconciliazione e di pace, basate sulla giustizia per entrambe le parti".
"La libertà religiosa è alla base dei rapporti tra musulmani e cristiani", sostiene con forza la 'Relatio post disceptationem' del Sinodo dei vescovi sul Medio Oriente. Per questo, dicono i padri sinodali, "dovrebbe essere un tema prioritario nel dialogo interreligioso. Auspicheremmo che il principio coranico 'Nessuna costrizione nella religione' fosse realmente messo in pratica".