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"La Svizzera è un paese mafioso"

La Svizzera è un Paese mafioso, che non ha problemi a far uccidere i titolari di conti in banca per impossessarsi dei loro averi.

L'accusa arriva dal leader libico, Muhammar Gheddafi, secondo il quale la Confederazione Elvetica è "uno Stato al di fuori della comunità mondiale, non legato alle regole dell'Ue". E nel Paese "viene esercitato il riciclaggio di denaro in grande stile. Chi vuole sfuggire al fisco va in Svizzera".

La non adesione della Svizzera all'Onu fino al 2002, prosegue il colonnello Gheddafi nell'intervista al tedesco "Der Spiegel", sarebbe stata motivata dal fatto di "voler rimanere al di sopra delle leggi internazionali, e ciò ha trasformato la Svizzera in una mafia". Alla richiesta di fornire spiegazioni sui presunti omicidi commissionati dalla Svizzera, il leader libico ribadisce che "anche molti cittadini libici con tali conti sono morti all'estero in circostanze non chiare, poiché avevano conti segreti in Svizzera". Alla domanda di fornire precisazioni sull'accusa, Gheddafi spiega che "saranno le inchieste a far luce", in particolare per quanto riguarda il fenomeno della morte dolce praticato nella Confederazione Elvetica. "Una serie di persone è stata fatta fuori con questo pretesto", spiega il colonnello libico, secondo il quale "la Svizzera sostiene che le persone in questione volevano togliersi la vita, ma in verità si è trattato di impossessarsi del loro denaro. Più di 7mila persone sono morte in questo modo. Per questo chiedo di dissolvere la Svizzera come Stato, con la parte francese da assegnare alla Francia, quella italiana all'Italia e la tedesca alla Germania".

Gheddafi sostiene poi che anche il numero due di Al Qaeda, Aiman al-Zawahiri, ha depositato in Svizzera i soldi dell'organizzazione terroristica guidata da Osama Bin Laden. Gheddafi sostiene che Zawahiri "ha portato i soldi di Al Qaeda in Svizzera, dove si trovano tuttora. La Svizzera finanzia il terrorismo".

"Voglio 5 miliardi di euro l'anno dall'Europa"
Cambiando discorso, Gheddafi spiega poi che per bloccare definitivamente il flusso di clandestini vuole 5 miliardi di euro l'anno dall'Unione europea. Il denaro servirebbe "per un fondo speciale destinato a combattere l'immigrazione illegale. Abbiamo un piano ben definito per risolvere questo problema". In dettaglio si tratterebbe di "organizzare progetti di insediamento e di occupazione nei Paesi africani da cui provengono i profughi, in modo che possano rimanervi. Lo stesso faremo per quelli che sono già in Libia, in modo da dargli un ricovero e un'occupazione. In aggiunta a tutto ciò, rafforzeremo la sicurezza dei confini di terra e di mare con moderni apparecchi radar e con veicoli".

Alla domanda sul perché non metta a disposizione lui stesso questi fondi, visto che secondo le proprie stime la Libia ricava dal petrolio 50 miliardi di dollari all'anno, il colonnello afferma che non tocca a lui togliere le castagne dal fuoco all'Ue. "Non tocca a noi pagare per l'Europa - spiega - poiché si tratta di cose dalle quali l'Europa trae vantaggio". Dopo aver sottolineato di avere rapporti "eccellenti" con gli Stati Uniti, il leader libico conferma che "il mio migliore amico in Europa è Silvio Berlusconi, ma un paio di altri capi di Stato e di governo mi sono vicini". Riguardo alla Merkel, con cui finora non ha mai parlato, Gheddafi spiega che si tratta di "una personalità forte, è più un uomo che una donna".