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Georgia, accordo Nato contro Mosca

Tbilisi denuncia:"Russia non si ritira"

Dura presa di posizione dei Paesi membri della Nato nei confronti della Russia sulla crisi in Georgia.

Durante la riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dell'Alleanza a Bruxelles è stato infatti deciso un "inasprimento del linguaggio" contro Mosca. Il presidente Medveded ha annunciato che il ritiro completo dei militari russi alle posizioni precedenti l'inizio del conflitto russo-georgiano avverrà entro il 22 agosto.

Martedì 19 agosto

22.04 - Colloquio telefonico Medvedev-Ban ki-Moon
Il presidente russo Medvedev ha assicurato al segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon il sostegno russo ad una risoluzione sull'Ossezia che riprenda il piano di pace di Mosca e Parigi. Medvedev ha sottolineato che "compito principale del Consiglio di sicurezza è di sostenere il piano di pace in sei punti, elaborati il 12 agosto dai presidenti russo e francese".

21.50 - Onu: "Subito il ritiro delle forze russe"
"Il ritiro immediato delle forze russe" e "il ritorno delle forze georgiane alle loro basi": lo esige una bozza di risoluzione delle Nazioni Unite sulla crisi in Georgia all'esame del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Il progetto di documento, diffuso prima della riunione dei Quindici, al Palazzo di Vetro, è molto breve, con soltanto tre punti operativi: rispettare gli accordi per il cessate-il-fuoco, ritiro delle truppe russe e georgiane, impegno del Consiglio di tornare ad affrontare la questione georgiana.

21.37 - Russia: "Presto navi da guerra Usa nel Mar Nero"
I vertici militari russi hanno denunciato l'esistenza di un presuinto piano per l'ingresso nel Mar Nero di unità navali da guerra di Stati Uniti, Canada e Polonia, tutti e tre Paesi facenti parte della Nato. Immediata la replica di Ottawa, che ha smentito la notizia: "Ora come ora", ha tagliato corto una portavoce del ministero della Difesa canadese, Jillian Van Acker, "non esistono piani effettivi per mandare nostre navi nel Mar Nero".

19.35 - Medvedev: "Ritiro truppe entro il 22"
Il ritiro dei militari russi alle posizioni precedenti l'inizio del conflitto russo-georgiano avverrà entro il 22 agosto. Lo ha annunciato il presidente Dmitry Medvedev, secondo quanto riferisce il Cremlino, in una telefonata al presidente di turno Ue, Nicolas Sarkozy. Altre truppe, usate per rinforzare i "peacekeepers" del governo di Mosca, saranno riportate in Ossezia del Sud o in Russia.

18.50 - In serata riunione Onu
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu tornerà a riunirsi in serata per mettere a punto una nuova bozza di risoluzione per il ritiro russo dalla Georgia e per il rispetto dell'integrità territoriale della Repubblica caucasica: lo hanno annunciato fonti diplomatiche al Palazzo di Vetro. Le consultazioni tra i rappresentanti dei quindici Stati membri del Consiglio, a porte chiuse, dovrebbero cominciare intorno alle 21,30 ora italiana.

17.22 - Lavrov: "Anche noi rivedremo rapporti con la Nato"
 La frase Nato secondo cui "non si può procedere business as usual con la Russia" vale anche per Mosca: lo ha sottolineato il ministro degli esteri Serghei Lavrov citato dall'agenzia Itar-Tass. "Certo, abbiamo capito le allusioni sentite alla conferenza stampa del segretario generale della Nato" Jaap de Hoop Scheffer: conseguenze ce ne saranno senz'altro sui rapporti fra Russia e Nato".

16.38 - Russia, ritiro in 3-4 giorni
Il ritorno delle truppe russe alle posizione precedenti lo scoppio del conflitto con la Georgia si completerà in 3-4 giorni. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Serghej Lavorv, che ha legato la velocità con cui i soldati stanno lasciando la Georgia e l'Ossezia del Sud al rispetto degli impegni di Tbilisi.

14.51 - Rice:"Medvedev mantenga la parola"
"E' tempo che il presidente russo mantenga la parola data e ritiri le truppe alla situazione antecedente al 6 agosto". Lo ha sottolineato il segretario di Stato Condoleezza Rice in una conferenza stampa.

14.36 - Scheffer:"Non chiudiamo porte, dipende da Mosca"
"Le relazioni future con la Russia dipenderanno dalle azioni concrete che Mosca intraprenderà per dare seguito all'attuazione del piano di pace. Non intendiamo chiudere tutte le porte di comunicazione con la Russia". Lo ha affermato il segretario generale della Nato Jaap de Hoop Scheffer.

14.35 - Commissione Nato per rapporti con Tbilisi
La Nato ha deciso di istituire una speciale commissione per relazioni più strette con la Georgia. Lo si afferma nel documento finale del vertice straordinario dei ministri degli esteri dell'Alleanza.

14.32 - Frattini:"Consiglio Nato-Russia non cancellato"
Il Consiglio Nato-Russia "non è stato affossato o cancellato''. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Franco Frattini, al termine della riunione ministeriale straordinaria della Nato, svoltasi a Bruxelles e dedicata alla crisi tra Georgia e Russia.

13.11 -  I russi si ritirano da Gori
Una colonna di blindati e carri armati russi ha iniziato a ritirarsi dalla città georgiana di Gori, vicina all'Ossezia del Sud. 

12.35 - Russia:"Entro fine mese navi da guerra Usa nel Mar Nero"
Lo stato maggiore russo prevede che entro la fine di agosto navi da guerra Usa, canadesi e polacche entreranno nel Mar Nero. Lo ha detto in una conferenza stampa il gen Anatoli Nogovitsin, vice comandante dello stato maggiore russo.

12.26 - Solana: "Ritiro entro 24 ore"
Il responsabile della politica estera e di sicurezza dell'Ue, Javier Solana ha detto che le truppe russe in Georgia "hanno cominciato a muoversi" e che lui conta che "cominceranno a retrocedere veramente nel giro di una giornata".

12.24 - Poti, "russi detengono poliziotti georgiani"
La Georgia ha accusato le forze russe di essere entrate a Poti, porto petrolifero sul Mar Nero, e di tenere prigionieri 20 poliziotti georgiani. "Sono entrati nel porto civile e hanno espulso tutti", ha detto il portavoce del ministero dell'interno Shota Utiashvili. Un cameraman della Reuters ha visto diversi uomini con gli occhi bendati sistemati in un blindato da trasporto truppe russo, che si è diretto a est verso la città di Senaki.

12.07 - Mosca: "Ritiro iniziato, ma Georgia non rispetta i patti"
"Le truppe russe si stanno ritirando, ma le forze militari georgiane non stanno rispettando il documento di pace mediato dall'Ue in relazione al ripristino delle posizioni antecedenti il conflitto". Lo ha dichiarato Anatoly Nogovitsyn, vice comandante dello stato maggiore russo, secondo cui Tbilisi non ritira le sue truppe nelle caserme come previsto dall'accordo sul cessate il fuoco

12.03  - Nato, accordo raggiunto: "Parole forti contro la Russia"
I 26 Paesi membri della Nato sono concordi "nell'inasprire il linguaggio" contro la Russia, che ancora non ha cominciato il ritiro in Georgia. Lo ha detto un diplomatico francese al vertice straordinario dei ministri degli Esetri dei Paesi membri dell'Alleanza, in corso a Bruxelles.

11.43 - Sì agli osservatori Osce
Mosca ha dato il via libera all'ingresso immediato in Georgia di 20 osservatori militari dell'Osce, l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. L'organizzazione, ha spiegato Alexander Stub, capo della diplomazia finlandese (presidente di turno dell'Osce) attende ora l'ok di Tbilisi.

10.39 - Si apre il vertice straordinario della Nato
E' cominciato a Bruxelles il vertice straordinario dei ministri degli esteri della Nato per discutere della crisi georgiana. Il summit straordinario - per l'Italia è presente il titolare della Farnesina, Franco Frattini - è stato richiesto dagli Usa, che sono rappresentanti dal segretario di Stato Condoleezza Rice. Al suo arrivo alla Nato, il ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier ha sollecitato Mosca a ritirare le truppe russe "almeno dal cuore della Georgia, per rendere possibili discussioni su un cessate il fuoco duraturo". "La situazione è ancora fragile", ha sottolineato Steinmeier.

08:51 - Scambio di prigionieri tra Georgia e Russia
Georgia e Russia hanno effettuato il primo scambio di prigionieri di guerra, dall'inizio del conflitto. Lo ha reso noto l'emittentetelevisiva Rustavi-2. Da parte georgiana, sono stati consegnati cinque militari (due dei quali piloti, i cui aerei erano stati abbattuti mentre sorvolavano il territorio georgiano). La russia ha invece restiuito 15 militari georgani di diverso rango. L'operazione è avvenuta sotto la supervisione della Croce Rossa e del segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Georgia, Alexander Lowaya. Lo scambio doveva avvenire ieri, ma secondo Mosca, le richieste georgiane hanno complicato l'operazione.

08:41 - "Cominciato il ritiro dalla Georgia"
La Russia ha iniziato il ritiro delle sue truppe dalla Georgia. Lo ha assicurato l'ambasciatore russo alla Nato, intervistato dalla stazione radiofonica France Inter, alla vigilia del vertice straordinario dell'Alleanza Atlantica convocato a Bruxelles.

08.10 - "La Russia distrugge le infrastrutture"
Le truppe russe continuano a distruggere le infrastrutture civili e militari in territoriogeorgiano, senza che si veda l'ombra dell'inizio di quel ritiro che era stata annunciata dal comando militare, a Mosca. Secondo l'emittente radiofonica georgiana "Imedi", soldati russi hanno appiccato il fuoco alle istallazioni di un campo giovanile nella località di Ganmujuri, vicino al confine con l'Abkhazia. Il campo era stato inaugurato dal presidente Mickeil Saakashvili, lo scorso 17 luglio.

05.31 - "La Russia non si è ritirata"
Il presidente georgiano Mikhail Saakashvili ha detto alla Cnn di aver visto finora "pochi segnali di ritiro delle truppe russe, se non addirittura nessuno," dalla Georgia. "Semmai abbiamo visto che hanno esteso la loro occupazione", ha detto Saakashvili. "Abbiamo ricevuto forti segni di solidarieta' dall'America, non solo dal presidente George W. Bush e dalla sua amministrazione, ma da leader di entrambi i partiti e da americani della strada", ha aggiunto Saakashvili nella breve intervista con la rete di Atlanta.

02.00 - Rice: "Russia fa gioco sporco"
L'Occidente farà il possibile per impedire alla Russia di riportare una vittoria strategica con il suo intervento in Georgia e per far capire a Mosca che il suo sta diventando "un gioco pericoloso". Sono le parole del segretario di stato americano Condoleezza Rice diretta a Bruxelles per il vertice Nato sulla crisi georgiana. La Rice ha detto che lo scopo principale del vertice sarà quello di far sì che la Russia si ritiri dalla Georgia.

01.00 - Ucraina: Yuschenko accusa la premier di alto tradimento
Il presidente ucraino Viktor Yuschenko ha accusato la passionaria della Rivoluzione arancione", la premier Yulia Tymoshenko,  di avere "agito negli interessi della Russia" nella crisi georgiana, e di essersi resa colpevole di "alto tradimento" per non aver preso posizione a favore di Tbilisi nella crisi del Caucaso. Secondo il responsabile dell'amministrazione presidenziale Andrei Kislinski, la Tymoshenko avrebbe stretto una "intesa segreta" con Mosca, il che spiegherebbe "la posizione passiva" assunta sul conflitto georgiano. Kislinski ha assicurato che la presidenza è in possesso delle prove che "quanto prima saranno fatte pervenire alle forze di sicurezza".

00.25 - Saakashvili: "Pochi segnali di ritiro delle truppe russe"
Il presidente georgiano Mikhail Saakashvili ha detto alla Cnn di aver visto finora "pochi segnali di ritiro delle truppe russe, se non addirittura nessuno" dalla Georgia. "Semmai abbiamo visto che hanno esteso la loro occupazione", ha detto Saakashvili. "Abbiamo ricevuto forti segni di solidarietà dall'America, non solo dal presidente George W. Bush e dalla sua amministrazione, ma da leader di entrambi i partiti e da americani della strada".

00.10 - "Non possiamo dire 'business as usual' quando la Russia occupa un Paese vicino"
"Non possiamo dire 'business as usual' quando la Russia occupa un Paese vicino", ha affermato un responsabile Usa a Bruxelles. "Vogliamo una relazione cooperativa con la Russia, ma con una Russia che rispetta le regole in vigore nel Ventunesimo secolo", ha sottolineato. 

00.05 - Mosca minaccia di rompere le relazioni con la Nato
L'ambasciatore di Mosca presso la Nato, Dmitri Rogozin, ha messo in guardia gli occidentali da ogni reazione che non sia "bilanciata e responsabile". "Esamineremo molto attentamente la decisione della Nato. Se la conclusione del vertice non sara' equilibrata, non si atterrà ai fatti realmente accaduti, non potremo continuare le nostre relazioni con la Nato così come sono oggi", ha affermato l'ambasciatore evocando il rischio di un'eventuale rottura della cooperazione tra Mosca e l'Alleanza nel quadro del Consiglio Nato-Russia (Nrc), il progetto di partenariato nato con la dichiarazione di Roma del maggio 2002 in funzione antiterrorismo."Non vogliamo sentire parlare di Mikheil Saakashvili come di un santo", ha avvertito ancora Rogozin tracciando un parallelo tra il presidente georgiano e dittatori del calibro di Hitler, Mussolini, Stalin e Saddam Hussein.