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Georgia, ritiro russi non è provato

Pentagono:"Missili di Mosca su Tbilisi"

Il presidente Dmitry Medvedev annuncia l'inizio del ritiro delle truppe russe dall'Ossezia del Sud.

Ma fonti del Pentagono sostengono che "non ci sono prove del ritiro" e anzi che Mosca ha puntato missili contro la capitale georgiana Tbilisi. Intanto il cancelliere tedesco Angela Merkel, da Tbilisi dove ha incontrato il presidente georgiano Saakashvili, si esprime a favore dell'ingresso della Georgia nella Nato.

Lunedì 18 agosto

22.43 - Usa: "Non ci sono prove che la Russia si sta ritirando"
"Non ci sono prove che la Russia si sta ritirando, come si è impegnata a fare, dalla Georgia: lo hanno indicato fonti del Pentagono chiedendo di restare anonime. Come ha indicato la Cnn, le stesse fonti hanno ipotizzato che la Russia stia invece portando nell'Ossezia del Sud una serie di lancia-missili, con vettori probabilmente in grado di raggiungere la capitale Tbilisi. Sempre secondo la Cnn, gli Usa si apprestano a chiedere alla Turchia la possibilità di accedere alle sue acque territoriali per una serie di operazioni umanitarie destinate alla popolazione georgiana.

20.00 - Frattini alla Nato:"Fermezza ed equilibrio"
Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha avuto conversazioni telefoniche con i colleghi di Norvegia, Spagna, Germania, Francia e Stati Uniti sulla crisi georgiana, in vista della riunione ministeriale straordinaria della Nato domani a Bruxelles. I colloqui, rende noto la Farnesina, sono stati finalizzati a coagulare il consenso dei partner su una linea d'azione improntata a fermezza ed equilibrio, che tenga conto delle incomprimibili esigenze di salvaguardia della sovranità ed integrita' territoriale della Georgia, messe a dura prova nella fase più critica del conflitto dei giorni scorsi, senza compromettere il rapporto di partenariato in essere tra l'Alleanza Atlantica e la Russia.

19.20 - Nessun accordo all'Osce su invio osservatori
Il consiglio permanente dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), riunito a Vienna, non ha raggiunto l'accordo sull'invio di osservatori supplementari in Georgia. Lo ha annunciato la presidenza finlandese di turno dell'Organizzazione.

18.30 - Pentagono conferma: "Missili contro Tbilisi"
La Russia ha installato diversi missili a corto raggio SS-21 nell'Ossezia del Sud, in grado di raggiungere la capitale della Georgia, Tbilisi. Lo sostengono fonti del Pentagono che hanno chiesto di non essere identificate. "Vediamo le prove de (la presenza) di missili SS-21 in Ossezia del Sud", ha detto la fonte. "Vediamo le prove della presenza di missili SS-21 in Ossezia del Sud", ha detto un responsabile del dipartimento della Difesa, chiedendo il rispetto dell'anomimato perché l'informazione è coperta da segreto militare.

18.20 - Casa Bianca chiede ritiro immediato
La Russia, come si è impegnata a farlo, deve ritirare le proprie forze dalla Georgia "senza indugi". Lo ha ribadito un portavoce della Casa Bianca, Gordon Johndroe, in un incontro con la stampa a Crawford, dove il presidente degli Stati Uniti George W. Bush sta passando alcuni giorni nel suo ranch texano.

18.00 - Abkhazia ritira stato di guerra
La regione georgiana separatista dell'Abkhazia ha revocato lo stato di guerra introdotto l'11 agosto. Lo ha decretato il presidente Sergei Bagapsh, come riferisce l'agenzia russa Itar-Tass.

16.45 - Mosca:"Se Nato difende Tbilisi a rischio rapporti"
Rischia di avere conseguenze sui rapporti Russia-Nato la riunione dell'Alleanza Atlantica prevista domani a Bruxelles: il monito arriva dal vice ministro degli esteri russo Alexander Grushko. In una intervista al quotidiano Vremia Novostei, Grusko critica il fatto che la richiesta di Mosca di convocare il consiglio Nato-Russia sia stata respinta una settimana fa perché i nostri partner "non erano preparati a ciò"; mentre ora il consiglio Nato si riunisce, dopo le dichiarazioni del segretario generale dell'Alleanza Atlantica Jaap de Hoop Scheffer sugli eventi in Georgia, critiche verso Mosca.

16.23 - Tank russi forzano posto di blocco
Il ministero dell'Interno georgiano ha detto che due carri armati russi hanno forzato un posto di blocco della polizia georgiana a Igoieti, 30 km da Tbilisi, distruggendo due veicoli delle forze dell'ordine. Lo ha detto il portavOce del ministero, Shota Utishavili.

16.00 - Medvedev:"Aggressione di Tbilisi non resti impunita"
Il comportamento delle autorità georgiane in Ossezia del Sud "non deve restare impunita". L'ha detto il presidente russo Dmitri Medvedev, parlando da Vladikavkaz, in Ossezia settentrionale, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Interfax.

15.07 - La Russia non ha usato i missili Tochka-U
I sistemi missilistici tattici Tochka-U non sono stati usati nel conflitto in Ossezia del Sud: lo ha dichiarato il vice capo di Stato maggiore russo, Anatoly Nogovitsyn.
"Questo sistema missilistico è nell'arsenale delle truppe terrestri russe, non è una novità, e il nostro esercito li ha già utilizzati per colpire obiettivi a grandi distanze. Non c'era bisogno di usarli nel conflitto in Ossezia del Sud".

15.02 - Tbilisi nega ritiro russo
Il governo georgiano non vede ancora segni di ritiro militare da parte di Mosca. "La situazione è immutata. Noi non vediamo ritiri", ha detto il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza georgiano Aleksandr Lomaia.

14.41 - Russia: "Nessun missile puntato su Tbilisi"
Mosca ha smentito, definendola "disinformazione", la notizia riportata dal New York Times secondo cui la Russia avrebbe dispiegato diverse rampe di lancio di missili tattici SS-21 in Ossezia del Sud, a portata di tiro della capitale georgiana Tbilisi. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass citando Anatoli Nogovitsin, vicecapo di Stato maggiore russo.

14.32 - Da Kaladze una raccolta fondi per la Georgia
Il giocatore del Milan Kakha Kaladze ha lanciato una raccolta fondi a favore dei profughi georgiani. "Abbiamo bisogno di tutti: anche un piccolo aiuto è una goccia che, unite a tante altre, nasconde un grande significato", è l'appello che si legge sul sito www.kaladze.it.

14.14 - Medvedev telefonerà a Sarkozy
Il presidente russo, Dmitry Medvedev, avrà in giornata un colloquio telefonico con il capo di Stato francese e presidente di turno dell'Ue, Nicolas Sarkozy, sulla situazione in Georgia. Lo ha detto il vice capo di Stato maggiore russo, Anatoly Nogovitsyn.

14.04 - Osce, le prossime sono 48 ore cruciali
 Le prossime 48 sono "cruciali". Lo ha detto il presidente di turno dell'Osce Alexander Stubb. Se stasera l'Osce, riunito a Vienna, darà il via libera all'aumento a cento osservatori della missione, una parte potrà essere in Georgia già da domani.

13.32 - Soldati russi si ritirano anche da Gori
I soldati russi hanno iniziato il ritiro dalla città georgiana di Gori, al confine con l'Ossezia del Sud. Lo ha detto il vicecapo di stato maggiore Anatoli Nogovitsin. "Siamo convinti che non vi siano minacce da quella città, perciò abbiamo iniziato il ritiro", ha detto il generale.

13.00 - Cominciata la ritirata dalla Georgia
La Russia ha iniziato il ritiro delle sue forze dalla zona di conflitto in Georgia. Lo ha detto il generale Anatoli Nogovitsdin, vicecapo di stato maggiore. Ma il presidente Dmitri Medvedev ha avvertito Tbilisi: "Non permetteremo a nessuno di uccidere impunemente i cittadini russi, daremo una risposta devastante". "Non attacchiamo nessuno - ha aggiunto -, ma garantiamo la vita e la dignità anche dei cittadini di altri paesi".

11.07 - Russi via da Tskhinvali
Camion militari russi hanno cominciato a lasciare Tskhinvali, la capitale dell'Ossezia del Sud, diretti a Vladikavkaz, in Ossezia del Nord. Lo riferisce un giornalista di Ria Novosti sul posto. In territorio georgiano, invece, stando alla radio Eco di Mosca che cita fonti di Tbilisi, non c'è ancora nessun segno di ritiro.

10.03 - Operazione di sminamento
Le forze russe hanno sminato un ponte ferroviario fra Tbilisi e Kutaisi, seconda città della Georgia. Lo afferma il comandante dei reparti del genio Bakhtiar Nadiev, citato dall'agenzia Itar-Tass, precisando che le mine, una cinquantina del tipo anti-carro, 50 chilogrammi di esplosivo al plastico e 350 chilogrammi di altri esplosivi, sono state scoperte dalle forze russe sotto uno dei piloni.

08.50 - Nuove prove di una tregua
Il presidente georgiano Mikhail Saakashvili ha affermato in un appello televisivo alla nazione, citato dall'agenzia Itar-Tass, che dopo il ritiro dei russi dalla Georgia potranno iniziare trattative sui rapporti bilaterali.

07.03 - Contro la Nato
Le dichiarazioni del segretario generale della Nato Jaap de Hoop Scheffer su un uso sproporzionato della forza da parte della Russia in Georgia sono ''inaccettabili'' per Mosca, ha detto il rappresentante permanente russo presso l'Alleanza atlantica Dmitri Rogozin  in una intervista al quotidiano ufficiale 'Rossiskaia Gazeta'.

05.56 - Missili puntati su Tbilisi
La Russia avrebbe dispiegato diverse rampe di lancio di missili tattici SS-21 in Ossezia del Sud, mettendo cosi' a portata di tiro la capitale della Georgia, Tbilisi. Lo riporta il New York Times sul suo  sito Internet.

00.57 - Ossezia Sud, destituito governo
Il presidente della repubblica separatista georgiana filo-russa dell'Ossezia del sud, Eduard Kokoity, ha destituito il suo governo e ha proclamato lo stato di emergenza nella regione. Lo ha riferito la tv russa Vesti 24.

00.38 - Abkhazia, ordigno uccide due guardie di frontiera
Due guardie di frontiera sono rimaste uccise, e due altre ferite, in un'esplosione in Abkhazia, regione separatista georgiana filorussa. Secondo un responsabile delle forze dell'ordine locali, citato dall'agenzia, l'esplosione, avvenuta nel villaggio di Pitchora nella regione di Gali, è stata provocata da un ordigno telecomandato.

00.28 - Non esclusa la convocazione di un vertice Ue
Nicolas Sarkozy non esclude la convocazione di un Consiglio europeo straordinario se la Russia non si ritirerà senza indugi dalla Georgia. Nel piano di pace messo a punto da Ue e Osce si afferma che Russia e Georgia devono ritirare le rispettive forze militari sulle posizioni che occupavano prima dell'inizio del conflitto per l'Ossezia del Sud. Il documento è stato accettato sia dalla Georgia sia dalla Russia ma Mosca non è stata sollecita nel darvi attuazione.

00:03 - Unhcr: "158.600 gli sfollati per il conflitto"
Oltre ai morti, dal numero incerto, il conflitto russo-georgiano in Caucaso ha causato 158.600 sfollati. Lo ha stabilito l'agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr), secondo cui 98.600 si trovano Georgia, 30mila in Ossezia del Sud e altrettanti in Russia.