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La Russia ferma le sue truppe

Georgia, è il tempo della mediazione

Il presidente russo, Dmitry Medvedev, ha annunciato la decisione di fermare le operazioni delle proprie truppe in territorio georgiano.

Finalmente si è giunti a una tregua delle ostilità, e ora tocca alla diplomazia fare la sua parte, malgrado le difficoltà e le diffidenze che serpeggiano tra le due parti

23.09 - La Georgia denuncia la Russia: "pulizia etnica"
La Georgia ha presentato alla Corte di giustizia internazionale dell'Aja (Cij) una denuncia ufficiale contro la "pulizia etnica" operata dalla Russia nell'Ossezia del Sud. Lo ha annunciato la Cij.

22.25 - Fonti Usa: "La Russia rischia partecipazione a organismi internazionali"
La partecipazione della Russia in fori internazionali come il G8, il Wto e l'Osce è a rischio a causa dell'azione in Georgia. Lo ha detto un alto funzionario americano protetto dall'anonimato.

22.15  - Usa, in forse esercitazioni militari con la Russia
In segno di protesta contro l'ingresso delle truppe russe in Georgia gli Stati Uniti, "con ogni probabilità cancellerà" le grandi esercitazione navali in programma nelle prossime settimane con la marina russa. Lo ha annunciato un alto funzionario del Pentagono. Le manovre prevedono la partecipazione anche di unità britanniche e francesi e si dovrebbero svolgere nelle acque del Pacifico nelle acque prospicienti il porto russo di Vladivostok.

21.17 - Georgia, 175 le vittime accertate
Le vittime georgiane della conflitto tra Tbilisi e Mosca sono 175, di cui oltre 50 civili. Lo ha annunciato il ministro della Salute georgiano Alexander Kvitashvili. Lunedì il bilancio provvisorio era fermo a 92 morti di cui 40 civili. Dal fronte opposto Mosca ha lamentato 2.000 perdite, quasi tutti cittadini sud-osseti con cittadinanaza russa.

20.38 - Sarkozy arrivato a Tbilisi
Il presidente francese Nicolas Sarkozy, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell'Unione europea, è giunto a Tbilisi. Al suo arrivo, Sarkozy è stato accolto all'aeroporto dal presidente georgiano Mikhail Saakashvili.

19.38 - Rice: "Operazioni russe cessino subito"
Sono "stati fatti dei progressi" ma "le operazioni militari russe in Georgia devono cessare immediatamente e completamente": in questi termini il segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, è intervenuto a Washington sulla crisi in Georgia. Nella sua dichiarazione alla stampa, la Rice ha ribadito che nella crisi georgiana "deve essere garantita la sovranita' e l'integrità" della Georgia.

19.29 - Lutto nazionale in Russia
Il presidente russo Dmitri Medvedev ha decretato per domani una giornata di lutto nazionale in memoria delle vittime della ''catastrofe umanitaria'' nella repubblica separatista dell'Ossezia del Sud, teatro del conflitto russo-georgiano. A renderlo noto e' l'agenzia di stampa Interfax.

18.55 - Pronta un'inchiesta
Il Tribunale penale internazionale, che si occupa di crimini di guerra e contro l'umanita', potrebbe avviare un'inchiesta sulla situazione in Georgia e nella provincia del Sud Ossezia. Lo ha annunciato il procuratore capo, Luis Moreno Ocampo. "Abbiamo cominciato a ricevere informazioni e vi e' la possibilita' che venga avviata un'inchiesta preliminare".

17.53 - In viaggio verso la Georgia
Il presidente francese Nicolas Sarkozy, presidente di turno dell'Ue, ha lasciato Mosca diretto a Tbilisi dove incontrera' il presidente georgiano Mikhail Saakashvili.

17.00 - Bush chiama Berlusconi per discutere sulla crisi
Il presidente americano George W. Bush ha telefonato al presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, per discutere della crisi in Georgia. Bush ha fatto un giro di consultazioni anche con i leader di Gran Bretagna, Lituania e Polonia.

16.49 - I sei punti
I presidenti di Russia, Dmitri Medvedev, e Francia, Nicolas Sarkozy, si sono accordati su un piano in 6 punti per risolvere il conflitto scoppiato nel Caucaso. Il piano per porre fine alla crisi prevede la rinuncia all'uso della forza, la cessazione di tutte le azioni militari, l'accesso degli aiuti umanitari, il ritorno delle forze armate della Georgia alla loro dislocazione abituale.

16.33 - "C'è ancora molto da fare"
Il presidente francese Nicolas Sarkozy definisce il cessate il fuoco tra Russia e Georgia sull'Ossezia del Sud "un progresso importante, ma c'e' ancora molto da fare, perche' non abbiamo ancora raggiunto la pace". "Il cessate il fuoco provvisorio e' importante", ha ripetuto Sarkozy, parlando al termine di un incontro a Mosca con il presidente russo Dmitry Medvedev.

14.12 - Indietro tutta
Le truppe georgiane si sono ritirate dalla gola di Kodori, in Abkhazia, dove Tbilisi aveva installato un avamposto nel 2006. Lo riferisce il ministero degli interni abkhazo citato da media on line russi.

12.55 - Sarkozy: "Normale Russia difenda russofoni"
E' ''assolutamente normale che la Russia voglia difendere gli interessi dei suoi compatrioti nel suo paese e dei russofoni fuori dalla Russia'': lo ha detto a Mosca il presidente francese Nicolas Sarkozy.

12.39 - Tbilisi conferma: "Russi si sono fermati"
Le forze russe hanno arrestato la loro avanzata in territorio georgiano. Lo ha confermato il ministro della Reintegrazione georgiano Temur Iakobashvili. ''I russi hanno fermato la loro avanzata. Non ci sono movimenti di forze russe, ma esse restano sulle posizioni che occupano'', ha detto il ministro in un discorso alla televisione.

12.22 - Medvedev pone due condizioni
Il leader del Cremlino Dmitri Medvedev ha posto due condizioni per la soluzione del conflitto militare con la Georgia, a cominciare dal ritorno delle truppe di Tbilisi alle posizioni precedenti lo scoppio delle ostilità. Lo riferiscono le agenzie.

12.10 - Esercito russo si ferma, ma è pronto a intervenire
Le truppe russe sono ferme sulle loro posizioni, ma pronte a intervenire in caso di una violazione della tregua. "Se la Georgia viola la tregua, la Russia sarà costretta a rispondere adeguatamente - ha spiegato il vice capo dello stato maggiore russo, Anatoli Nogovitsin -. Per ora hanno ricevuto l'ordine di fermarsi dove sono".

12.08 - Onu: "Gli sfollati sono 100mila"
Sono almeno 100mila le persone sfollate a causa del conflitto fra Georgia e Russia in Ossezia del Sud e in altre regioni georgiane. Il dato è stato riferito dall'Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr).

11.40 - "Esplosione Tbilisi legata ad attività artificieri"
Il ministero degli interni georgiano ha precisato che l'esplosione udita stamane nel centro di Tbilisi non è legata a raid aerei russi ma all'attività degli artificieri che stanno facendo brillare gli ordigni inesplosi, sganciati dall'aviazione di Mosca nei giorni del conflitto, nella base militare di Vasiani, vicino alla capitale. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

11.10 - Sarkozy è atterrato a Mosca
Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, presidente di turno dell'Unione europea, è arrivato a Mosca per discutere con il Presidente russo, Dmitry Medvedev, della guerra in Georgia e del piano per una tregua avanzato dall'Unione europea.

10.49 - La Russia ferma le sue truppe
Il presidente russo, Dmitry Medvedev, ha annunciato di aver ordinato lo stop alle operazioni militari russe in Georgia.

10.38 - Ucciso un giornalista
Un corrispondente della televisione olandese Rtl-2 è rimasto ucciso sotto un bombardamento a Gori, e un secondo giornalista è rimasto ferito. Le bombe hanno colpito una sala stampa allestita all'ultimo piano dell'edificio che ospita la radiotelevisione di Stato georgiana nella città, oramai abbandonata da quasi tutti i residenti e dagli stessi militari di Tbilisi.

10.15 - Esplosione a Tbilisi
Una forte esplosione è stata udita in mattinata nel centro di Tbilisi, la capitale della Georgia.

09.30 - Georgiani circondati
Le forze dell'Abkhazia hanno circondato le truppe georgiane nelle gole di Kodori, contese con Tbilisi: a sostenerlo è l'Esercito della non riconosciuta repubblica separatista. All'azione, iniziata all'alba, hanno partecipato anche 250 paracadutisti. Secondo lo stato maggiore dell'esercito separatista filorusso, comunque, i georgiani continuano a difendersi.

09.03 - Bombardata Gori
Aerei russi hanno bombardato la città di Gori, in Georgia vicino alla regione separatista dell'Ossezia del Sud, ferendo diversi civili.

08.00 - Sarkozy tenta la mediazione
Il presidente francese Nicolas Sarkozy è partito alla volta di Mosca per una missione diplomatica che lo porterà anche nella capitale georgiana, Tbilisi. Sarkozy, che tenterà di mediare un cessate il fuoco fra Russia e Georgia, incontrerà a Mosca il presidente Dmitri Medvedev e a Tbilisi il suo omologo Mikhail Saakashvili.

06.03 - Offensiva abkhaza
L'Abkhazia, regione separatista della Georgia, ha lanciato un'offensiva per costringere le truppe georgiane ad arretrare dalla gola di Kodori, zona contesa con la Georgia. Secondo il ministro della Difesa abkhazo la regione ribelle ha dato il via alle operazioni militari alle 6 ora locale (le 4 in Italia).

01.48 - Russia non vuole rovesciare Saakashvili
L'ambasciatore degli Stati Uniti all'Onu, Zalmay Khalilzad, ha preso atto che il suo collega russo, Vitaly Ciurkin, ha assicurato che Mosca non ha intenzione di rovesciare il presidente georgiano Mikhail Saakashvili. "Avevamo chiesto al rappresentante della Russia se Mosca aveva intenzione di cambiare il regime democratico della Georgia e l'ambasciatore Ciurkin ha detto che la Russia non ha intenzione di farlo".

01.44 - Evacuati duemila cittadini stranieri
Duemila cittadini stranieri, tra cui diplomatici e dipendenti di organizzazioni internazionali, sono stati evacuati in Armenia dalla vicina Georgia. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri a Ierevan precisando che a causa del conflitto le procedure per la concessione dei visti sono state semplificate.

01.30 - Onu, pronta bozza per il cessate il fuoco
I rappresentanti dei Paesi occidentali al Consiglio di Sicurezza dell'Onu hanno definito il testo di una risoluzione che chiede alla Russia e alla Georgia la fine immediata delle ostilità. La bozza sposa il piano di pace in tre punti che il ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner ha presentato alle parti in conflitto: fine immediata delle ostilità, il rispetto totale della sovranità e dell'integrità territoriale della Georgia e il ritorno allo status quo in vigore prima del conflitto

01.10 - Presidente Georgia: "Non ci arrenderemo"
Il presidente della Georgia, Michail Saakashvili, in collegamento da Tbilisi con la Cnn a Washington ha detto che "la Georgia non si arrenderà mai". Dopo aver ribadito le sue accuse nei confronti dell'invasione da parte della Russia, Saakashvili ha aggiunto: "Noi combattiamo per la nostra libertà".

00.06 - "La Russia vuole bombardare Tbilisi"
Citando informazioni in suo possesso, Bush ha riferito che i jet russi "potrebbero bombardare l'aeroporto civile di Tbilisi". Secondo il presidente americano "va ristabilito lo status quo in vigore nella regione prima dell'inizio delle ostilità".