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Gb, intercettati bombardieri russi

Da Mosca arriva una secca smentita

Due caccia della Raf hanno intercettato altrettanti bombardieri russi Tu-95, comunemente conosciuti come "Orsi", che stavano per violare lo spazio aereo britannico: una volta resisi conto di essere stati avvistati, i piloti dei due velivoli "intrusi" hanno invertito la direzione prima di entrare nei cieli del Regno Unito.

Lo riferisce il "Times", citando un anonimo portavoce della Royal Air Force. La vicenda è stata smentita da Mosca.

I due Tornado della forza di reazione rapida che hanno intercettato i bombardieri russi sono stati fatti levare in volo dalla base di Leeming, nell'Inghilterra settentrionale. Secondo Il Times l'episodio risale a martedì: i due bombardieri erano decollati dall'area di Murmansk, porto sul Mar Glaciale Artico, e a seguirne la rotta erano stati per primi due F-16 dell'Aeronautica Militare norvegese, che avevano allertato gli alleti in Gran Bretagna.

La vicenda è stata seccamente smentita dal generale Alexander Zelin, comandante in capo dell'Aviazione di Mosca. "I nostri aerei stavano effettuando voli regolarmente pianificati su acque neutrali", ha tagliato corto Zelin. "Voli del genere ne sono stati compiuti in passato, e continueranno a esserlo nell'ambito del programma per l'addestramento degli equipaggi impegnati in missioni a lunga distanza". Il giornale di Londra precisa comunque che non esistono prove concrete in grado di permettere di ricollegare lo sventato sconfinamento aereo dei bombardieri russi alla crisi diplomatica in corso tra i due Paesi, innescati dal recente rifiuto della Russia di estradare Andrei Lugovoi: l'ex agente del Kgb sovietico e poi degli attuali servizi segreti del Cremlino, accusato dell'omicidio di Andrei Litvinenko, già suo collega, morto lo scorso novembre nella capitale britannica, dove viveva in esilio, dopo essere stato contaminato con una dose letale di polonio radioattivo che lo aveva costretto a subire una lunga e penosa agonia. Il governo del neo-premier britannico Gordon Brown nei giorni scorsi aveva reagito alla mancata estradizione espellendo per ritorsione quattro diplomatici russi; Mosca ha ammonito che a sua volta risponderà duramente alla rappresaglia protocollare, inducendo i mass media a descrivere il confronto in atto come una vera e propria riedizione dell'indimenticata "Guerra Fredda" tra la disciolta Urss e l'Occidente.