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Palestina, exit poll:vince Al Fatah

Hamas cresce e contesta risultati

Chiuse senza incidenti le urne in Cisgiordania e a Gaza per le elezioni legislative palestinesi.

Secondo gli exit poll, Al Fatah avrebbe vinto con il 45% dei voti e quindi non si sarebbe aggiudicato la maggioranza assoluta in parlamento. Hamas, che contesta i risultati del voto, avrebbe ottenuto il 42%. Alta l'affluenza alle urne dei territori palestinesi e di Gerusalemme est: ha votato il 77,6% degli aventi diritto.

Alla notizia della "crescita" di Hamas, non si sono fatte attendere le risposte di Israele e degli Usa, che hanno fatto sapere che non tratteranno con i terroristi. Il Quartetto, invece, ha annunciato che si riunirà a Londra per discutere i risultati del voto.

Al Fatah vince, Hamas contesta
Il movimento Al Fatah del presidente Abu Mazen ha detto di ritenere di avere vinto la grande sfida per il potere con il movimento islamico Hamas alle elezioni politiche palestinesi. I dati ufficiali dovrebbero essere resi pubblici giovedì. Stando ai primi exit-poll, da prendere con prudenza per la complessità del voto in parte proporzionale e in parte maggioritario, Al Fatah appare in vantaggio su Hamas, ma non sembra in grado di ottenere la maggioranza assoluta nel nuovo parlamento. Hamas ha però contestato i dati degli exit-poll: "Le cifre di cui disponiamo indicano che Hamas è in vantaggio" ha affermato il portavoce Sami Abu Zuhri.

Stando a un exit poll del centro Psr di Ramallah, Al Fatah avrebbe ottenuto il 42% dei voti, Hamas il 35%. Per un altro exit poll, elaborato dall'Università Al Najah di Nablus, il partito del presidente Abu Mazen otterrebbe il 46% e contro il 40% a Hamas. Secondo la prima rilevazione dell'università Bir Zeit, nessun partito otterrebbe la maggioranza assoluta in parlamento: Al Fatah conquisterebbe 58 seggi su 132, Hamas 53. Le quattro piccole formazioni che otterrebbero fra il 3% e il 5%, potrebbero rivelarsi l'ago della bilancia per la formazione del nuovo governo. "Siamo sicuri che Al Fatah ha vinto con una percentuale che gli consentirà di formare il governo", ha detto uno dei dirigenti del movimento, Mohammed Shtayyeh.

Alta affluenza alle urne
Per moltissimi palestinesi è stata una giornata storica, un esercizio di democrazia probabilmente senza paragoni nel mondo arabo. La partecipazione è stata del 77,6%. Durante le operazioni di voto non sono stati registrati incidenti di rilievo. Centinaia di migliaia di palestinesi (oltre 1,3 milioni gli iscritti) hanno partecipato in Cisgiordania, a Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza alle seconde elezioni parlamentari della storia dell'Anp, dieci anni dopo le prime, tenute nel 1996. In palio i 132 seggi del nuovo parlamento di Ramallah.

Gli osservatori europei che hanno seguito le operazioni di voto hanno precisato che si erano svolte in maniera complessivamente corretta. Per molti palestinesi è stato un voto per il cambiamento, dopo oltre un decennio di egemonia di Al Fatah.

Hamas cresce: si ipotizza coalizione
L'arrivo in forze del movimento islamico - iscritto sulle liste del terrorismo internazionale di Ue e Usa, e che rifiuta di disarmare le proprie milizie - introduce una forte incognita per il futuro. Non è escluso che il movimento islamico possa andare al governo, in particolare nel quadro di una alleanza di "unione nazionale" con Al Fatah, come ha proposto Barghuti. I dirigenti di Hamas durante la campagna hanno però precisato di non avere deciso se puntare o meno al governo, neppure in caso di vittoria. Un loro ingresso nell'esecutivo potrebbe complicare i rapporti fra l'Anp, da un lato, Israele, Ue e Usa dall'altro, e mettere a repentaglio l'attesa ripresa del processo di pace prevista per dopo le elezioni politiche israeliane del 28 marzo.

Israele: "No ad Hamas nell'Anp"
Il premier israeliano Ehud Olmert, in una dichiarazione resa pubblica dopo la chiusura delle urne palestinesi, ha avvertito che lo stato ebraico "non può accettare che Hamas, nella sua forma attuale, possa fare parte dell'Autorità Palestinese". "Non avrò alcun dialogo politico - ha precisato - con un governo che non rispetti i suoi impegni fondamentali e non lotti contro il terrorismo".

Usa: "Non trattiamo con i terroristi"
Il presidente Usa, George W. Bush, ha detto che gli Stati Uniti non tratteranno con l'organizzazione estremista palestinese di Hamas fino a che questa non avrà rinunciato al proprio obbiettivo politico della distruzione dello Stato ebraico. "Un partito politico, perché possa essere considerato serio, deve professare la pace per poter mantenere la pace, e questo è il principio secondo il quale intendiamo trattare con Hamas", ha concluso Bush.

Il Quartetto si riunisce a Londra
Il Quartetto, formato da Usa, Ue, Russia e Onu, che si occupa del processo di pace in Medio Oriente, si riunirà a Londra lunedì. L'annuncio è stato dato dal Dipartimento di Stato, che ha precisato che l'incontro è stato convocato per valutare i risultati delle elezioni palestinesi.