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Chloe è sana ma vuole diventare paraplegica

La donna americana non ha alcun problema però da quando è bambina soffre di una rara condizione mentale, che lʼha portata a vivere quotidianamente su una sedia a rotelle

Dal Web

Quella di Chloe Jennings-White è una storia che ha dell'incredibile, ma che però è supportata dalla scienza e dalla medicina. Una vicenda che, per quanto strana, sembra accomunare diverse persone in tutto il pianeta. In poche parole, Chloe è una donna perfettamente sana che vuole diventare disabile.

La protagonista di questa surreale situazione raccontata dal Daily Mail, è americana e vive a Salt Lake City, nello Utah; ha 58 anni e da quando è una bambina desidera vivere su una sedia a rotelle. Secondo i medici e gli psichiatri che l'hanno visitata il “sogno” di Chloe comunque non è frutto della follia, ma deriva da una strana condizione mentale che in ambito medico viene chiamata Biid, acronimo di Body Integrity Identity Disorder. Un disordine psichico quindi, che porta la persona a non riconoscersi nel suo corpo e nella propria salute, ma che anzi la induce addirittura a cercare di cambiarla drasticamente. 

Chloe infatti, che lavora alla Cambridge University come ricercatrice, vive in questo limbo esistenziale dall'età di quattro anni. All'epoca andò a fare visita a sua zia Olive, reduce da un incidente in bicicletta che la stava costringendo a portare delle stampelle; da quel momento nella mente di Chloe è scattato qualcosa, che l'ha convinta a voler cambiare vita. Da lì una lunga serie di incidenti volontari, nella speranza di diventare paraplegica, di continuare la sua vita su una carrozzina. Quando aveva nove anni, si buttò di proposito con la bicicletta dall'altezza di quattro piedi da una recinzione nel nord di Londra, cadendo sul collo; “volevo solo fermare le mie gambe, ma avrei spezzato il collo e sarei morta”, commenta a distanza di anni. Poi altri tentativi, compreso quello di buttarsi dagli alberi, ma Chloe è sempre rimasta illesa. 

Negli anni si è poi abituata a quest'ambiguità, prima nascondendola e tenendola per sé, poi iniziando a girare in sedia a rotelle, parlando a tutti del suo stato. Ora invece vorrebbe ricorrere ad una soluzione clamorosa: farsi operare per tagliare il midollo spinale. Ha anche trovato un chirurgo pronto ad accontentarla, ma l'intervento costa 16mila dollari, una cifra troppo alta da sostenere. “Qualcosa nel mio cervello mi dice che le mie gambe non sono tenute a lavorare”, spiega Chloe, ammettendo di aver conosciuto altre persone con questo problema: “E' stato un enorme sollievo scoprire di non essere un mostro, ci sono state centinaia di altre persone come me”. Adesso Chloe va anche a sciare, ma contemporaneamente va a lavoro sulla sedia a rotelle, in casa vive come se fosse disabile e si augura di poter prima o poi trovare una stabilità che finora non ha avuto.