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Londra, soldato decapitato a colpi di mannaia Responsabili erano noti ai servizi segreti

Attacco "di matrice islamica". La polizia ha sparato ai due attentatori. Ora entrambi in ospedale, guardati a vista dagli agenti

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Un soldato britannico è stato ucciso a colpi di mannaia per strada a Woolwich, a sud di Londra. Si tratterebbe di un atto terroristico di matrice islamica che i due aggressori avrebbero perfino cercato di filmare. Il premier David Cameron ha definito il fatto "veramente scioccante" e ha chiesto al ministro dell'Interno, Theresa May, di presiedere una seduta del comitato di crisi del governo. Gli attentatori sono stati arrestati: entrambi sono feriti.

I due terroristi in ospedale, conosciuti ai servizi segreti - A ormai 24 ore dall'attacco, i due autori del massacro rimangono in ospedale e sono guardati a vista dalle forze di sicurezza armate. Uno di loro è in condizioni più gravi. Uno dei due è ricoverato al Royal London Hospital, a Whitechapel, nell'est di Londra, poco lontano da uno dei centri islamici più importanti della città. I due erano noti ai servizi di sicurezza britannici. Secondo i media britannici la polizia ha perquisito le abitazioni dei loro parenti a Londra e vicino alla città di Lincoln.

Rivelata l'identità della vittima - Il ministero della Difesa britannico ha rivelato anche l'identità della vittima: si tratta di Drummer Lee Rigby, 25enne di Manchester, che prestava servizio presso il secondo battaglione del Royal Regiment of fusiliers, ed era padre di un bambino di due anni. Era nato a Cumpsall, vicino a Manchester, nel luglio del 1987. Da tutti era noto con il soprannome di "Riggers", si era arruolato nel 2006 e nel 2009 aveva prestato servizio in prima linea in Afghanistan. Molto amato dai compagni, dicono di lui che era un soldato valoroso ma anche un ragazzo simpatico, spiritoso e sorridente. In una nota il ministero della Difesa lo definisce un uomo "con una grande personalità"'. Ma anche un "padre molto amato, dal figlio Jack di due anni. Mancherà molto a tutti coloro che lo conoscevano".

Prima investito poi decapitato - I testimoni dell'aggressione sui media britannici e sui social network affermano che "prima gli sono andati addosso con l'auto, poi lo hanno decapitato". "I due (assassini) gli sono andati addosso con l'auto e lo hanno fatto cadere prima di avventarsi su di lui", ha raccontato alla Bbc un testimone. Dopo aver ucciso il soldato i due aggressori si sarebbero diretti con una mannaia, coltelli e una pistola verso gli agenti di polizia che erano appena arrivati. Questi ultimi avrebbero esploso alcuni colpi ferendo i presunti terroristi.

Urlavano "Allah è grande" - Secondo le prime informazioni, mentre colpivano la loro vittima, che è stata decapitata, gli aggressori urlavano "Allah Akbar". Intanto, la polizia ha sparato a due sospetti, che sono stati immediatamente trasportati in ospedale. Uno sarebbe in condizioni gravi. La zona è stata transennata e le misure di sicurezza sono state rafforzate nella zona di Woolwich, sede della caserma della Royal Artillery - a trecento metri dal luogo del delitto - e nei dintorni di tutte le altre caserme di Londra.

"Gli aggressori chiedevano di essere fotografati" - Gli autori dell'attacco "chiedevano ai passanti di essere fotografati", ha detto una testimone alla Bbc. Lauren Collins ha raccontato che era appena scesa da un autobus quando si è accorta che per terra giaceva il corpo di un uomo. Quelli che con tutta probabilità erano gli aggressori chiedevano intanto ai passanti di fotografarli.

Uno dei killer sarebbe di origini nigeriane - Uno dei killer si chiamerebbe Michael Adeboloja, 28enne, nato e creciuto a Londra, sarebbe di origini nigeriane. Lo scrive su Twitter Abu Nusaybah, sedicente amico d'infanzia dell'uomo. "Aveva cambiato nome in Mujahid dopo la conversione dal cristianesimo, era nato in Gran Bretagna". "Ultimamente era cambiato, aveva imparato a memoria tanti versetti del Corano", scrive Abu che si dice "totalmente scioccato". Altri utenti sul social network affermano che Adeboloja era di origini nigeriane. La pista nigeriana sarebbe stata confermata da fonti investigative.

Cameron: "Atto terroristico e tradimento all'Islam" - Secondo il premier britannico, David Cameron, tutti gli elementi dicono che l'omicidio sia un "attacco terroristico". "Abbiamo già avuto questo genere di attacchi, ma non ci siamo mai piegati", ha aggiunto definendo l'attentato "disgustoso". Il primo ministro britannico, che ha anticipato il suo rientro a Londra, ha poi sottolineato come non sia stato "solo un attacco alla Gran Bretagna. Questo è tradire l'Islam. Non c'è nulla nell'Islam che giustifichi questo atto".

Servizi di sicurezza: "Attacco barbaro e raccapricciante" - Un episodio "barbaro e raccapricciante". Con queste parole il responsabile dei servizi di sicurezza inglesi (MI5) ha riferito del fatto al ministro britannico degli Interni, Theresa May.

La regina turbata - La regina Elisabetta ha manifestato preoccupazione nell'apprendere dell'attacco e viene costantemente informata sugli sviluppi della vicenda. Lo riferisce Buckingham Palace.

Uno degli aggressori: "Occhio per occhio dente per dente"- "Noi giuriamo ad Allah l'Onnipotente che non smetteremo mai di lottare. Gli unici motivi per cui abbiamo fatto questo è perché i musulmani muoiono ogni giorno". Sono le parole che uno degli aggressori ancora con le mani insanguinate ripete davanti alla telecamera che lo riprende. "Chiediamo scusa alle donne che hanno dovuto vedere tutto questo, ma nelle nostre terre le nostre donne devono vedere la stessa cosa. Voi gente non sarete mai al sicuro. Bisogna rimuovere il vostro governo. A loro non importa di voi", ha poi concluso.

La condanna della comunità musulmana - "Questo è un atto barbaro che non ha nessuna base nell'Islam e che condanniamo senza riserve". E' quanto si legge in una nota del Muslim Council of Britain, che rappresenta la comunità musulmana del Regno Unito. "I nostri pensieri sono con la vittima e la sua famiglia".

Allerta Champions League - Sabato si giocherà la finale di Champions League. La preoccupazione si proietta anche sul grande evento sportivo a Wembley, con il grande afflusso di tifosi tedeschi per Bayern-Borussia.

Tentati raid in moschee - Due uomini sono stati arrestati ieri sera dalla polizia britannica per due distinti tentativi di attacco in altrettante moschee, forse come "rappresaglie" per l'assassinio del militare. Uno dei due fermati, 43 anni, avrebbe cercato d'appiccare un incendio dopo essere entrato in una moschea con in mano un coltello in Essex. L'altro pare volesse danneggiare una moschea nel Kent.