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Bombe Boston, due i sospetti: giallo sull'arresto

Un uomo è stato identificato grazie alle telecamere della zona dellʼattentato. Evacuato il tribunale

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Le persone che gli investigatori di Boston vogliono interrogare in relazione all'attentato alla maratona sarebbero due. Lo riporta la Fox. L'emittente afferma che le autorità stanno distribuendo due foto di uomini e "vuole parlare con loro". Intanto secondo la Cnn è stato identificato un sospetto: annunciato e poi smentito l'arresto. Scatta l'allarme al tribunale di Boston che è stato evacuato.

Lo staff della Moackley Courthouse, gli avvocati e i media hanno abbandonato l'edificio dopo che una telefonata avrebbe annunciato la minaccia di una bomba, riferisce il Boston Globe. Allarme anche all'ospedale di Brookline, alle porte della città, in parte evacuato con i pazienti che erano stati trasportati in una diversa sezione dell'edificio. Dopo poco tempo la situazione nel nosocomio è tornata alla normalità.

"Le indagini sulla strage di Boston puntano a un terrorista interno", ha detto al Washington Post il senatore repubblicano Saxby Chambliss dopo un briefing dei servizi di intelligence. "Ci sono molte cose che portano all'indicazione di un gesto isolato", ha detto.

Cbs: "Il ricercato è un maschio bianco" - Secondo la Cbs il ricercato individuato nei video della sorveglianza di un grande magazzino a Boston è un maschio bianco, non un uomo dalla pelle scura come in precedenza indicato da altre reti tv. L'informazione arriva in mezzo a mille "rivelazioni" contraddittorie dei media americani sullo stato delle indagini di Boston.

Cnn: "Identificato un sospetto" - Una persona sospetta legata alle bombe esplose a Boston sarebbe stata identificata grazie alle immagini di alcune telecamere a circuito chiuso e a quelle di una tv di Boston. Lo riferisce la Cnn. Successivamente è stato annunciato e poi smentito l'arresto della persona.

Ha lasciato una borsa nera - Gli inquirenti hanno a disposizione l'immagine di un sospetto mentre porta e probabilmente lascia per terra una borsa nera, nei pressi del luogo della seconda esplosione, quella più distante dalla linea del traguardo della maratona.

E' un complotto più ampio - Il ministro della sicurezza interna Janet Napolitano, ha inoltre affermato, davanti a una commissione del Senato, che l'attentato di Boston non è stato parte "di un complotto più ampio".

Gli ordigni utilizzati nell'attentato di Boston fanno pensare al gesto di un 'lupo solitario', affermano fonti investigative alla Cnn. Visto il carattere rudimentale delle bombe e la facile reperibilità delle componenti degli ordigni (a partire dalla polvere usata), gli esperti tenderebbero quindi a privilegiare la pista del terrorista che si è costruito le bombe da solo, servendosi di una 'ricetta' ampiamente pubblicata online.

Tra i materiali utilizzati nell'attacco alla maratona - spiegano le fonti investigative alla Cnn - tutto fa pensare a una bomba 'fatta in casa': dal timer, alla miscela che compone l'esplosivo, al contenuto della bomba fatto di chiodi, sfere e altri frammenti metallici. Oltre alle pentole a pressione usate come contenitore. In particolare l'esplosivo usato è 'a bassa velocità, fatto di polveri come quelle che si trovano anche in petardi o materiale pirotecnico.

Fox: "Lettera sospetta nell'ufficio di un senatore" - Una lettera sospetta è stata recapitata nell'ufficio di Phoenix del senatore repubblicano dell'Arizona, Jeff Flake. Lo rende noto Fox News. Anche Flake, come il senatore del Mississippi Roger Wiker che ha ricevuto ieri una lettera alla ricina, fa parte del gruppo di 16 senatori "ribelli" che votarono contro l'ostruzionismo promosso dai vertici del partito alla riforma sulle armi.

Lettere al veleno, arrestato un uomo - Un uomo è stato arrestato in relazione al caso delle lettere contenenti ricina indirizzate al presidente americano, Barack Obama, e a tre senatori. Lo affermano fonti investigative. Kenneth Curtis, di Tupelo in Mississippi, è l'uomo arrestato per le lettere al veleno inviate al presidente Barack Obama e al senatore repubblicano del suo stato Roger Wickman. Curtis aveva firmato il messaggio "alla ricina" con le sue iniziali: KC.