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Brasile, rogo in discoteca: morti 232 ragazzi

Lʼincendio causato da dei razzi pirotecnici sparati dentro il locale: oltre 130 feriti. Molte delle vittime causate dal panico: molti sono scappati travolgendo altre persone. Il locale aveva i permessi scaduti

Ansa

E' di 232 vittime e di oltre 130 feriti il bilancio di un incendio divampato in una discoteca di Santa Maria, nel sud del Brasile, durante uno spettacolo pirotecnico. Il conteggio dei corpi è stato rivisto al ribasso dai vigili del fuoco. Al momento del rogo, all'interno del locale c'erano oltre duemila persone. Le fiamme sarebbero state causate da razzi pirotecnici lanciati dal palcoscenico da una band che si esibiva.

Un bengala sparato da una band ha colpito il soffitto - Le vittime sono in maggioranza adolescenti. Lo ha riferito una radio locale citando fonti della polizia. Secondo le prime ricostruzioni della polizia locale, un bengala sparato da una band che si esibiva sul palco ha colpito il soffitto della discoteca, appiccando le fiamme a un materiale di plastica usato per l'isolamento acustico e seminando il panico nel pubblico.

Testimone: "Fuoco partito dal tetto" - Il fuoco divampato "è partito dal tetto" della sala. Lo ha detto alla tv GloboNews una superstite dell'incendio, Luana Santos Silva. La giovane ha confermato ai media locali che, al momento del rogo, una band stava suonando all'interno e che le fiamme sono iniziate "lentamente". "Mia sorella mi ha trascinato verso l'uscita", ha raccontato la ragazza, spiegando così di essersi salvata.

Il locale aveva i permessi scaduti - La discoteca Kiss non aveva le carte in regola con le autorità municipali, ha detto oggi il responsabile dei pompieri di Santa Maria, Moises Fuchs. "Il permesso per funzionare era scaduto dall'agosto del 2012, perché nel locale bisognava fare lavori per cambiare la segnaletica interna ed aprire un'uscita d'emergenza", ha detto Fuchs alla radio Jovem Pam.

Uno scenario spaventoso - L'incendio è scoppiato poco dopo le 2 del mattino (le 5 in Italia) ed è stato domato dai vigili del fuoco tre ore dopo, ma i responsabili dei soccorsi stanno ancora estraendo i corpi dal locale, andato completamente distrutto. "Uno scenario spaventoso". Così il maggiore Cleberson Braida Bastianello, comandante del Battaglione operazioni speciali (Boe), ha descritto a una tv locale la tragedia.

Polizia: "Morti per asfissia o calpestati" - Le vittime sono morte "per asfissia" o perché "calpestate" dalla folla che tentava di uscire dallo stabile una volta divampate le fiamme. Lo ha ribadito ai media del posto il maggiore di polizia, Gerson da Rosa Ferreira. Il responsabile dei vigili del fuoco ha confermato che la maggior parte delle vittime è morto per intossicazione, segnalando che "molti sembrano aver confuso il cartello dell'uscita con quello del bagno: nei gabinetti abbiamo trovato decine di cadaveri". Inoltre, secondo alcune testimonianze di sopravvissuti, i buttafuori del Kiss avrebbero bloccato l'apertura della porta di uscita del locale, per evitare che entrasse gente senza pagare. I corpi delle persone decedute e le decine di feriti sono stati portati nel Centro Sportivo Municipale, dove è stato allestito un obitorio di emergenza, e in vari ospedali di Santa Maria.

Presidente Rousseff: "Uniti nella tragedia" - "Siamo tutti uniti nella tragedia e, necessariamente, supereremo questo momento", ha detto la presidente del Brasile, Dilma Rousseff, trattenendo a stento le lacrime. Il sindaco di Santa Maria, Cezar Schirmer, ha decretato 30 giorni di lutto cittadino. La Federcalcio locale ha sospeso le partite previste per oggi nello Stato meridionale di Rio Grande do Sul.