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Egitto, arrestato un piccione per spionaggio

Il volatile è stato fermato nel nord del Cairo. Legati alle sue zampe la polizia ha trovato un messaggio e un microfilm. E in rete scoppia lʼironia

Afp

È finito dietro le sbarre con l'accusa di spionaggio. Non si tratta di un pericoloso terrorista islamico ma di un piccione che la polizia locale ha portato nelle carceri di Qalyubia, nel nord est del Cairo. La paura per gli 007 nei paesi del Medio Oriente è cosa nota, ma da tempo non si assisteva a un episodio del genere.

Le autorità egiziane hanno intercettato un misterioso messaggio legato alla zampa del volatile con la scritta "Egitto Islam" e un sospetto dispositivo microfilm. Immediato il trasferimento del piccione al dipartimento investigativo criminale della polizia, mentre il microfilm è stato inviato all'Unità radio televisiva egiziana per essere esaminato.

La reazione dei social network e dei media non si è fatta attendere. "Ultim'ora: il piccione è ora sotto custodia cautelare nel quartiere di Shubra", cinguettava l'attivista Samira Ibrahim. “Fermate il piccione” (Stop the pigeon), titolava Al Arabiya, mentre su twitter gli utenti si sbizzarrivano. "My name is Bond, Pigeon Bond", twittano in molti. Altri scherzano e parlano dell'arresto del volatile come della puntata pilota della nuova serie tv "Csi: Egypt".

I cinguettii della rete, che fino a quel punto commentavano le vicende legate al processo dell'ex rais Mubarak, sono cambiati e l'hashtag più seguito è diventato nel giro di pochi minuti  #spypigeon. Qualcuno ha colto l'occasione per ricordare la frase più usata dal presidente Morsi che paragona il suo piano di crescita economica a un uccello che sorvola tutte le difficoltà.

"L'Egitto è la terra dell'assurdo, piena di teorie cospiratorie, e questo povero piccione è l'ultima vittima", ha commentato Erin Cunningham, giornalista del GlobalPost, prima di ricordare che nel 2010, per una serie di attacchi di squali nel Mar Rosso, venne data la colpa ai servizi segreti israeliani del Mossad.