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"In Grecia la situazione è veramente critica"
A Tgcom24 una testimonianza da Atene

La crisi ellenica raccontata attraverso le parole di unʼitaliana che, da tre anni, risiede in Grecia

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Ursula Pola, 37enne italiana che ormai da tre anni vive in Grecia, sposata con un greco e in attesa del primo figlio, racconta a Tgcom24 le difficoltà che i cittadini ellenici sono costretti ad affrontare nella vita di tutti i giorni.

La crisi di un Paese vista con gli occhi di una persona comune.

Qual è la situazione attuale del Paese?
"La situazione in Grecia è veramente critica. Non solo ora che il piano di Austerity è stato varato dal Parlamento, già da due anni il Paese è in difficoltà. Basti sapere che nel 2010 la benzina costava 1 euro, mentre adesso ha raggiunto 1,80 euro. Inoltre, dall'oggi al domani l'Iva è stata aumentata di ben quattro punti (dal 19% al 23%). E a chi non riesce a pagare le tasse sugli immobili il costo gli viene addebitato in automatico nella bolletta della luce".

Ora come cambieranno le abitudini di vita?
"Le abitudini, in realtà, sono già cambiate. Ormai la prima cosa che si fa svegli al mattino è controllare che sciopero ci sarà. Tutti parlano dei tagli dell'amministrazione pubblica, ma negli ultimi anni oltre mezzo milione di cittadini ha perso il posto di lavoro e non sa più come arrivare a fine mese. Anche le strutture ospedaliere sono carenti perché mancano i finanziamenti". 

Il piano di Austerity era veramente l'unica alternativa?
"Sì, purtroppo negli ultimi anni il governo non ha fatto praticamente nulla. Le misure andavano prese molto prima. La gente è consapevole che l'unica alternativa all'Austerity sarebbe stata l'uscita dall'Eurozona: una soluzione di gran lunga peggiore. Gli scontri di ieri in piazza ad Atene testimoniano il disagio, ma comunque si riconosce che ormai si è arrivati a un punto in cui non si poteva fare nient'altro".

Come vedi il futuro? Hai mai pensato di tornare in Italia?
"Ora è un momento di attesa e speranza. I greci sono pronti a fare sacrifici, ma si aspettano un vero cambiamento, soprattutto da parte delle autorità. In effetti, io e mio marito stiamo valutando l'ipotesi di venire in Italia. Qui la situazione è complicata. Mi dispiacerebbbe moltissimo però dover lasciare la Grecia, perché umanamente mi trovo bene, le persone sono cordiali e molto solidali. Anche in un momento di disagio come quello attuale la solidarietà è altissima: le persone fanno di tutto per aiutarsi".