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Al Qaeda conquista una casermaSiria, si teme strage di soldati

Una fotografia diffusa dagli jihadisti mostea una fila di soldati che abbandona lʼospedale. Un video mostra militari che fuggono nella campagna mentre vengono bombardati dai miliziani

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Miliziani qaedisti del Fronte al Nusra e di altre formazioni islamiche hanno conquistato un ospedale trasformato in caserma nel nord-ovest della Siria dove erano assediati da settimane circa 200 militari governativi. Lo riferisce l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), secondo il quale una parte dei soldati è stata uccisa, altri sono stati fatti prigionieri, mentre non si conosce la sorte di quelli che sono fuggiti.

L'ex ospedale si trova nella cittadina di Jisr al Shughur, nella provincia di Idlib, conquistata il mese scorso dalle formazioni islamiche. Una fotografia diffusa da Al Nusra mosta una fila di soldati che abbandona l'ospedale. Un video mostra soldati che fuggono nella campagna mentre vengono bombardati dai miliziani.

Mezza Siria in mano jihadisti - Con la conquista di Palmira, roccaforte di Assad a metà strada tra l'Eufrate e Damasco ma nota soprattutto per le suggestive rovine, l'Isis arriva ora a controllare circa metà del territorio siriano. Secondo le stime dell'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), piattaforma legata alle opposizioni siriane basata a Londra, l'Isis controlla ora la maggior parte dei giacimenti di petrolio e gas naturale del Paese. Nonostante il territorio in mano ai jihadisti sia la metà di quello totale siriano, la maggioranza della popolazione ancora rimasta nel Paese si trova in aree controllate invece dalle forze governative.

Iraq, combattimenti a est di Ramadi - Sono in corso combattimenti nell'area a est di Ramadi, teatro giovedì di una nuova avanzata dell'Isis che ha sfondato le linee difensive irachene a Husaiba, circa 10 chilometri dalla città lungo la direttrice che porta a Falluja e Baghdad. Lo riferisce un leader tribale locale, Sheikh Rafi Abdulkarim al Fahdawi Al Fahdawi, che fa appello al primo ministro Haidar al Abadi perché invii urgentemente rinforzi nella regione.

Gentiloni: Italia preoccupata - "Il governo italiano è preoccupato non solo per quello che succede in Siria ma anche per la forse ancor più minacciosa situazione in Iraq". Lo afferma il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. "Tra qualche giorno a Parigi ci sarà la riunione del gruppo di testa della Coalizione anti-Isis e sarà fondamentale una verifica della strategia che portiamo avanti", ha sottolineato il ministro.