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Ucraina, scontri e morti a Slaviansk Sindaco a Putin: "Mandate truppe"

Sparatoria a un posto di blocco nellʼest del Paese, Mosca accusa: "Una provocazione". Intanto la Casa Bianca conferma lʼinvio di militari in Polonia e in Estonia

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E' stata rotta dopo poche ore la tregua pasquale offerta da Kiev: 4 persone sono morte in una sparatoria a un posto di blocco eretto da militanti filorussi vicino a Slaviansk, nell'Ucraina orientale. Tre delle vittime sono filorussi e l'altra è uno degli assalitori. Il sindaco della città ha imposto il coprifuoco chiedendo a Putin di intervenire.

Secondo quanto riferito dal responsabile locale, Viatcheslav Ponomarev, l'attacco è stato messo a segno nel villaggio di Bilbasivka, a qualche chilometro a ovest di Slaviansk, città totalmente in mano alle milizie filorusse, che hanno il controllo di municipio, polizia e della sede locale dei servizi segreti. I militanti locali sono spalleggiati da uomini armati che si presentano come gruppi di autodifesa, ma che Kiev e i Paesi occidentali accusano di essere truppe di élite dei servizi speciali russi.

L'autoproclamato sindaco filorusso di Slaviansk, Viaceslav Ponomarev, ha subito imposto il coprifuoco da mezzanotte alle 6, e in un appello al presidente russo, Vladimir Putin, ha chiesto "di studiare al più presto la possibilità di inviare forze per il mantenimento della pace per difendere la popolazione contro i fascisti".

Mosca, da parte sua, si è detta "indignata" per lo scontro a fuoco, che ha definito "una provocazione" dei nazionalisti ucraini radicali. La Casa Bianca, intanto, ha confermato le voci secondo cui starebbe inviando circa 150 militari, a rotazione, tra la Polonia e l'Estonia.