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Ucraina, parà russi nell'Est del Paese Casa Bianca: pronte nuove sanzioni

Rafforzate intanto le linee difesa della Nato. Putin avverte: "Siamo a un passo dalla guerra civile". Tutti gli occhi sono ora puntati su Ginevra, dove giovedì Stati Uniti, Russia, Ue e Ucraina cercheranno di trovare un punto di incontro per placare le tensioni nellʼex Repubblica sovietica

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Sempre più alta la tensione tra Ucraina e Cremlino che, secondo Kiev, avrebbe fatto arrivare i paracadutisti russi nell'est del Paese. Il vicepremier ucraino: "Lavrov e Putin hanno detto solo bugie: le loro truppe sono nel nostro territorio". E la Nato annuncia un rafforzamento delle sue linee. Putin avverte: "Siamo a un passo dalla guerra civile". Casa Bianca: "Pronte nuove sanzioni contro Mosca".

Alla vigilia dell'importante vertice di Ginevra tra Usa, Russia, Ucraina e Ue, e proprio mentre la Nato mostra i muscoli annunciando il rafforzamento dei "dispiegamenti via terra, aria e mare" nell'Europa orientale, l'avanzata dell'esercito di Kiev è di fatto bloccata dagli insorti pro-Mosca che, invece di ripiegare davanti al nemico, hanno occupato il municipio di Donetsk e hanno addirittura sottratto sei blindati a una colonna militare di lealisti, costringendo il resto del gruppo a consegnare le armi.

Folla ferma esercito ucraino - L'episodio è avvenuto a Kramatorsk, dove una folla di manifestanti filorussi ha fermato l'avanzata di 15 tank della 25/ma brigata di paracadutisti diretti probabilmente all'aeroporto militare della città, riconquistato martedì dall'esercito ucraino. I sei blindati sottratti a Kiev sono arrivati nella vicina Sloviansk con le bandiere russe, ma non è chiaro se gli equipaggi siano passati dalla parte degli insorti, come sostengono alcuni media vicini al Cremlino, o meno. Dopo ore e ore di trattative, il resto della comitiva ha invece smontato le armi e le ha consegnate ai filorussi abbandonando il campo.

Una scena simile sarebbe avvenuta anche a Sloviansk, dove - secondo fonti filorusse citate dall'agenzia Interfax - 300 soldati si sarebbero arresi tra gli applausi della folla. A completare gli insuccessi dell'esercito di Kiev è infine arrivata la notizia di due militari ucraini (un ufficiale e un soldato di leva) catturati martedì sera da "terroristi armati" a Krasni Luch, nella regione di Lugansk, mentre stavano riparando l'auto su cui viaggiavano.

In Ucraina, insomma, l'esercito regolare sembra davvero in pessime condizioni: i mezzi di cui è dotato non sono di certo d'ultima generazione, e nei video i soldati fermati dai filorussi (tra cui anche dei ragazzi di leva) appaiono smarriti e insicuri. Certo il fatto che i nemici siano dei connazionali non facilita l'operazione militare lanciata dal governo ucraino (e sbandierata come "antiterrorismo") anche per accontentare l'ala più oltranzista di Maidan, che chiedeva da tempo risposte forti contro gli insorti. E a questo si aggiunge la minaccia di un intervento di Mosca, che avrebbe 35-40.000 soldati ammassati al confine e pronti al combattimento. Il Cremlino si erge da tempo a difensore dei russi e dei russofoni d'Ucraina, e parlando di presunte intercettazioni telefoniche tra membri delle forze speciali russe e insorti, il portavoce del controspionaggio ucraino, Vitali Naida, ha accusato Mosca di puntare a "100-200 morti" negli scontri per giustificare un'invasione dell'Ucraina.

Guerra dei media tra Mosca e Kiev - Tra Kiev e Mosca è comunque da tempo in atto una guerra dell'informazione, e mentre la Russia nega qualunque coinvolgimento di propri uomini nella rivolta filorussa, gli 007 ucraini sostengono di aver già fermato 23 ufficiali dei servizi segreti militari russi (Gru). Ma secondo il governo di Kiev anche i filorussi con addosso mimetiche senza alcun segno distintivo e armati di kalashnikov (i cosiddetti "uomini verdi") sono militari di Mosca, così come lo erano quelli che hanno preso parte all'invasione russa della Crimea. Anzi, lo stesso comandante degli armati filorussi a Sloviansk, Igor Strelkov, sarebbe un ufficiale dei servizi segreti militari russi gia' presente anche in Crimea. Ma tra questi uomini armati potrebbero anche esserci degli ex militari o poliziotti ucraini, visto che alcuni agenti del disciolto gruppo speciale di polizia 'Berkut' (che ha lottato contro gli insorti di Maidan) è passato dalla parte dei filorussi, così come anche alcuni reparti di polizia dell'Ucraina orientale, che non esitano a decorare le proprie divise con i nastrini neri e arancioni dei pro-Mosca.

Intanto il partito delle Regioni, l'ex movimento politico del deposto presidente Viktor Ianukovich, ha lanciato un appello perché Kiev cessi l'operazione nell'est e conceda l'amnistia ai 'ribelli', chiedendo però a quest'ultimi di abbandonare gli edifici occupati e di deporre le armi.

Casa Bianca: pronte nuove sanzioni contro Mosca - "Abbiamo pronte nuove sanzioni contro Mosca che verranno imposte nel momento opportuno". Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, senza fornire ulteriori dettagli.

Attesa per il vertice di Ginevra - Tutti gli occhi sono ora puntati su Ginevra, dove giovedì Stati Uniti, Russia, Ue e Ucraina cercheranno di trovare un punto di incontro per placare le tensioni nell'ex repubblica sovietica. Secondo quanto fatto sapere dal Cremlino, nel corso di una telefonata con la cancelliera tedesca Angela Merkel, Putin ha rimarcato che "la brutale escalation del conflitto imputata al blitz militare di Kiev nell'est ha portato la Nazione sull'orlo della guerra civile. Il presidente russo ha convenuto con Merkel sull'importanza dell'incontro di Ginevra. Il summit, poche ore prima del colloquio telefonico, aveva invece rischiato di saltare quando il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, aveva minacciato di non partecipare dopo il blitz militare di Kiev.