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Siria, raid degli Stati Uniti contro l'Isis Ucciso anche il leader di Al Nusra

Attaccata Raqqa, roccaforte dei jihadisti. Alle operazioni partecipano Arabia Saudita, Emirati arabi, Giordania, Bahrein e Qatar. Obama: "Sventato complotto Al Qaeda". Messaggio audio dellʼostaggio inglese alla moglie: "Salvatemi"

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-afp

Primi raid degli Usa e dei Paesi arabi "alleati" contro l'Isis in Siria. Secondo fonti dell'amministrazione americana hanno partecipato alle operazioni Arabia Saudita, Emirati arabi, Giordania, Bahrein e Qatar. I bombardamenti hanno interessato l'area della città di Raqqa, nel nordest del Paese, eletta dai jihaidisti del "califfato" dello Stato Islamico come loro capitale. Obama: "Non è una guerra che riguarda solo l'America".

Siria, raid degli Stati Uniti contro lʼIsis Ucciso anche il leader di Al Nusra

I raid hanno colpito anche la regione dove potrebbero essere tenute prigioniere Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due italiane rapite nel Paese.

Almeno 120 jihadisti uccisi dai raid - Circa 120 miliziani jihadisti e qaedisti sono stati uccisi oggi nei raid aerei condotti in Siria dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), che fornisce un bilancio complessivo delle vittime della Jabhat an Nusra, ala qaedista siriana, e dello Stato islamico. Tra le vittime ci sono otto civili. Secondo fonti mediche di Idlib che forniscono una lista dettagliata delle generalità delle persone uccise a Kfar Deriyan, invece, tra le 11 vittime identificate ci sono 7 bambini (neonati compresi) e due donne.

Obama: "Non è una guerra che riguarda solo l'America" - "Non è una guerra che riguarda solo l'America", ha detto il presidente Barack Obama, commentando i raid. "Abbiamo sventato un complotto di al Qaida in Siria contro gli Stati Uniti e i nostri alleati - ha poi svelato - . Non tollereremo che ci siano rifugi per i terroristi che minacciano la nostra gente. Continueremo a costruire una coalizione per uno sforzo globale nella lotta allo Stato islamico".

"Impossibile dire quanto dureranno i raid" - "Non è possibile sapere quale sarà la durata delle operazioni" in Siria e in Iraq, ha quindi riferito Obama. Deve esser chiaro a tutti coloro che complottano contro l'America e cercano di fare del male agli americani che "non tollereremo nessun rifugio sicuro per i terroristi che ci minacciano", ha proseguito.

Golan, Israele abbatte un caccia siriano - Il regime siriano ha confermato che Israele ha abbattuto un velivolo militare siriano sulle Alture occupate del Golan, come si apprende da un comunicato diffuso dalla tv di Stato siriana. Testimoni oculari hanno riferito che l'aereo è caduto in territorio siriano, nei pressi del villaggio di Mashara, 10 km a est della linea del cessate il fuoco tra il Golan occupato da Israele e il territorio sotto controllo siriano. Il portavoce militare Moty Elmoz di Israele ha detto che si è trattato di un'azione difensiva. "Siamo in uno stato di allerta molto elevato - ha spiegato - e i nostri sistemi sono entrati in azione immediatamente". Secondo la radio militare il velivolo abbattuto era un Sukhoy 24, entrato di 800 metri nello spazio aereo israeliano. Il velivolo è poi caduto in territorio siriano e i due piloti si sono catapultati prima dello schianto.

Gli Usa: "Raid per sventare un attacco contro l'America" - I raid Usa in Siria contro le postazioni jihadiste sono stati avviati per prevenire "un imminente attacco contro gli Usa e gli interessi occidentali" pianificato da veterani di Al Qaeda, conosciuti come i 'Khorasan', il gruppo descritto dalla stampa americana come il più pericoloso dello Stato islamico.

Cnn: "Leader di Al Nusra ucciso nei raid aerei" - Il leader del Fronte Al Nusra, gruppo siriano legato ad Al Qaeda, sarebbe rimasto ucciso nel corso dei raid aerei compiuti nelle ultime ore in Siria. A renderlo noto, secondo quanto riporta la Cnn, un tweet con una dichiarazione dello stesso gruppo Al Nusra, che posterebbe anche una foto dela morte di Abu Yousef Al Turki.

Messaggio audio dell'ostaggio inglese alla moglie: "Salvatemi" - La moglie dell'ostaggio inglese in mano all'Isis, Alan Henning, ha detto di aver ricevuto una registrazione audio in cui il cittadino britannico lancia un appello per "la sua vita". Lo riferiscono Cnn e Bbc. L'Isis "continua a ignorare i nostri appelli per aprire un dialogo", ha aggiunto la donna.

Massima allerta attentati in Usa - Con l'inizio dei bombardamenti in Siria è scattato il massima allerta negli Stati Uniti sul fronte dell'antiterrorismo, anche se al momento non si registrano minacce specifiche di attacchi contro obiettivi americani. Lo affermano fonti di intelligence citate dalla Cnn, ammettendo che la nuova offensiva contro l'Isis aumenta i rischi per la sicurezza nazionale.

Gli obiettivi degli Usa in Siria - Secondo quanto riferisce il Washington Post, gli Usa avevano individuato almeno 20 obiettivi da colpire nella prima ondata di bombardamenti in Siria, azione che fa seguito alla campagna contro l'Isis avviata l'8 agosto in Iraq. Da allora, a ritmo quotidiano, i caccia americani hanno preso di mira e distrutto almeno 190 obiettivi. Fino ad ora si è trattato però soprattutto di una campagna a carattere di difesa, per proteggere il personale diplomatico e militare americano nel Nord dell'Iraq e per sostenere le forze irachene impegnate a contrastare l'avanzata dell'Isis nella regione della strategica diga di Mosoul e verso la città di Erbil, capitale del Kurdistan iracheno.

Attacco al cuore dello Stato Islamico - Questa volta, secondo le indicazioni, gli obiettivi presi di mira sarebbero nel "cuore" dello Stato islamico, a Raqqa, la città nel nord della Siria dove il califfo Abu Bakr Al Baghdadi ha posto la sua capitale. In particolare si parla di centri di comando e controllo e di campi di addestramento e di depositi di armi e munizioni.

Raid anche sulla regione curda nel nord-est - I raid aerei hanno colpito anche alcune postazioni dello Stato islamico nella provincia a maggioranza curda di Hasake, nel nord-est siriano, come riferiscono fonti concordanti e testimoni locali. Le fonti confermano quanto riferito in precedenza dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus).

Colpiti anche i qaedisti di Khorasan - Anche i guerriglieri di Khorasan sono stati colpiti dai raid della coalizione in Siria. Il quotidiano panarabo al Hayat, sul suo sito Internet, precisa che i bombardamenti hanno raggiunto basi di Khorasan a ovest di Aleppo.

Pronti "attacchi importanti" a Usa e Occidente - Secondo il Pentagono, il gruppo Khorassan, legato ad al Qaida, si apprestava a sferrare "attacchi importanti" contro obiettivi occidentali e probabilmente negli Stati Uniti.

Bombe dal cielo e dal mare: la potenza di fuoco Usa - "Indebolire e distruggere lo Stato islamico". Con questo obiettivo dichiarato gli Stati Uniti hanno operato un deciso cambio di passo nella loro strategia per contrastare la minaccia terroristica: bombe dal cielo e dal mare. Nel corso della notte sono stati condotti ben 14 raid con "aerei da combattimento, bombardieri, e aerei senza pilota e missili cruise Tomahawk" contro obiettivi dell'Isis in Siria. A renderlo noto è il Pentagono "sulla base dell'autorizzazione concessa dal Comandante in Capo", ovvero dal presidente Barack Obama. Allo stesso tempo, aerei da combattimento Usa hanno compiuto quattro raid anche in Iraq contro postazioni dell'Isis "a Sud-Est di Kirkuk". La vera novità targata Usa in questa offensiva rivolta contro lo Stato islamico sono proprio i missili Tomahawk. Nel corso dei raid notturni ne sono stati lanciati 47, da un cacciatorpediniere e un incrociatore che navigano nel Mar Rosso e nel Nord del Golfo Arabo. Al raid hanno preso parte per la prima volta anche gli aerei da caccia Stealth di quinta generazione F-22 Raptor, i più avanzati degli Stati Uniti. Lo ha confermato il generale William Mayville durante un briefing al Pentagono, non precisando tuttavia gli obiettivi colpiti.

Usa: "Jihadisti progettavano bombe sugli aerei" - Il gruppo Khorasan stava progettando anche attentati con bombe nascoste sugli aerei. Lo rivelano - secondo quanto riferisce la Cnn - fonti dell'intelligence Usa, spiegando come questa sia stata una delle opzioni e come non si conosca al momento quali fossero i bersagli.

Alfano: "Isis è minaccia seria, alto livello di allarme" - "La minaccia Isis è seria e il livello di allarme è alto, non trascuriamo nessun dettaglio nemmeno il più tenue, ma non c'è una precisa indicazione di minaccia specifica". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Afano. "Il nostro Paese è pronto al contrasto, ma non ha una indicazione di pericolo".

De Mistura: "Andrò presto in Iran" - "Andrò presto in Iran. L'Iran è un partner importante nel processo politico" per risolvere la crisi in Siria. Lo ha detto Staffan de Mistura, l'inviato del segretario generale Ban ki-Moon, incontrando i giornalisti dell'Onu. De Mistura non ha voluto precisare le date del viaggio in Iran se non per dire che sarà "molto presto".