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Riesplode la guerra a Gaza, Hamas: "Colpiremo l'aeroporto di Tel Aviv"

Le compagnie aeree non si fanno intimorire: "Continueremo a volare sullo scalo". Oltre venti palestinesi morti dopo la fine della tregua

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-afp

Le compagnie aeree internazionali e israeliane hanno annunciato che non intendono sospendere i loro voli su Tel Aviv nonostante le minacce di Hamas di mirare all'aeroporto internazionale di Ben Gurion da giovedì mattina. Secondo stime basate su "minacce simili", riporta il quotidiano israeliano Haaretz, arrivi e partenze saranno ritardati al massimo un'ora.

Oltre venti morti dopo la fine della tregua - A poco più di un giorno dalla fine del cessate il fuoco che ha visto il fallimento della mediazione egiziana, nella Striscia è tornata la guerra. Secondo il portavoce militare, i razzi nel sud di Israele (ma anche nella zona centrale del Paese, compresa Tel Aviv) sono stati 175 (3.700 da inizio crisi), mentre i raid di risposta dell'aviazione israeliana hanno fatto, secondo fonti palestinesi, circa 22 morti e 100 feriti nella Striscia.

Attacco contro il capo di Hamas
- Tra le vittime potrebbe esserci anche Mohammed Deif, capo indiscusso dell'ala militare di Hamas. Israele in un attacco mirato ha cercato di eliminarlo, ma la sua morte non è certa e Hamas ha negato l'ipotesi. Uccisi invece la moglie e suo figlio Alì di pochi mesi. Il premier Benjamin Netanyahu - che ha riunito per l'ennesima volta il gabinetto di sicurezza - ha ribattuto che la fazione islamica ha subito il "colpo più forte dalla sua fondazione" ed ha precisato che a Gaza l'esercito ha ucciso "molte centinaia di terroristi", rifiutando pero' di fare alcuna menzione alla sorte di Deif.

Egitto: "Tornare al tavolo dei negoziati" - La situazione sul campo sembra essere tornata esattamente a quella pre-Cairo dove sono andate in fumo le trattative, anche se oggi il ministero degli esteri egiziano ha rivolto un appello alle parti a tornare al tavolo negoziale mediato. Ma nella capitale egiziana non c'è più nessuna delegazione.