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Immigrazione, dati shock dell'Unhcr: 1.889 morti in mare da inizio anno

LʼOnu: apprezzamento per lʼoperazione Mare Nostrum ma lʼItalia non va lasciata sola in questa emergenza, serve lʼEuropa

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Dall'inizio dell'anno, 1.889 persone sono morte nel Mediterraneo mentre cercavano di giungere in Europa in modo irregolare, 1.600 delle quali dall'inizio di giugno.

Lo stima l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) ribadendo la richiesta di un'azione "europea urgente e concertata".

Immigrazione, dati shock dellʼUnhcr: 1.889 morti in mare da inizio anno

Secondo l'Unhcr non c'è più tempo da perdere. Serve "un'azione urgente e concertata a livello europeo che preveda il rafforzamento delle operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo". L'organizzazione esprime "apprezzamento" per l'operazione italiana Mare Nostrum "che ha permesso di salvare migliaia di vite" e traccia un bilancio: circa 124.380 gli arrivi via mare in Europa, di cui ben 108.172 in Italia (al 24 agosto) tra i quali almeno 14 mila minori di cui 8.600 non accompagnati.

L'Unhcr ha affermato che di fronte al crescente numero di rifugiati e migranti, per lo piu' eritrei, siriani e somali, servono alternative legali a questi viaggi pericolosi. Simile la posizione dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim): "alcuni dicono che la politica di salvataggio di Mare Nostrum è un fattore che incoraggia più immigrati ad attraversare il mare perché sanno che ci sarà qualcuno a riceverli. Ma la realtà e' che ci sono fattori più significativi, tra cui la violenza e le difficoltà, sia nei paesi di origine che di transito. Le persone fuggono da guerre, persecuzioni e regimi totalitari".

L'Onu: aiutare l'Italia, non va lasciata sola

- L'Italia non può esser lasciata sola a far fronte alla crisi dell'immigrazione: "Non dovrebbe esser lasciato a un solo Paese il compito di far fronte al massiccio flusso di migranti", ha detto il portavoce dell'Onu Stephane Dujarric invocando uno "sforzo internazionale". Secondo l'Onu "ci dovrebbe essere uno sforzo internazionale", sia a sostegno dei Paesi che ricevono i migranti, sia perché "tornino condizioni di pace e prosperita' nei loro Paesi di origine.

Nave Fenice: oltre 100 i dispers

i - Il naufragio di domenica sera nel Canale di Sicilia assume dimensioni ancora più pesanti. "Secondo quanto hanno raccontato i superstiti sul barcone viaggiavano oltre 500 migranti, se a questa cifra sottraiamo i 364 sopravvissuti e i 24 cadaveri già recuperati significa che mancherebbero ancora all'appello oltre cento dispersi". Ad affermarlo è il comandante della Nave Fenice, il capitano di Fregata Carlo Scigliuzzo, sulla base delle testimonianze dei superstiti.