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Ebola, il ministero della Salute: "In Italia non c'è alcun rischio"

Sono state date "disposizioni per rafforzare la sorveglianza" su navi e aerei, e secondo il ministero non cʼè alcun rischio che il virus possa superare i controlli e arrivare nel nostro Paese

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Non ci sono rischi che il virus "Ebola arrivi in Italia". La rassicurazione è del ministero della Salute, che sottolinea: "Il nostro Paese è attrezzato per individuare ogni rischio di importazione della malattia". Il ministero ha da tempo dato "disposizioni per rafforzare la sorveglianza nei punti di ingresso internazionali", con indicazioni precise sulle navi che toccano i porti dei Paesi colpiti e sulle segnalazioni di casi sospetti sugli aerei.

Rischio remoto di importazione - Del resto, sottolinea la nota, l'Oms e il Centro Europeo Controllo Malattie non raccomandano a tutt'oggi misure di restrizione di viaggi e movimenti internazionali. E pur in presenza di un "rischio remoto di importazione" dell'infezione, prosegue il comunicato, va ricordato che l'Italia non ha collegamenti aerei diretti con i Paesi affetti.

"Riguardo le condizioni degli immigrati irregolari provenienti dalle coste africane via mare - conclude il documento - la durata di questi viaggi fa sì che persone che si fossero eventualmente imbarcate mentre la malattia era in incubazione manifesterebbero i sintomi durante la navigazione e sarebbero, a prescindere dalla provenienza, valutati per lo stato sanitario prima dello sbarco, come sta avvenendo attraverso l'operazione Mare Nostrum. Si ribadisce che il rischio di infezione per i turisti, i viaggiatori in genere ed i residenti nelle zone colpite, è considerato molto basso se si seguono alcune precauzioni elementari".

Aumenta il bilancio dei morti - In Africa, intanto, il bilancio delle vittime del virus continua a crescere: secondo i dati Oms, dall'inizio dell'epidemia a dicembre si registrano 1.323 casi con 726, 57 dei quali negli ultimi 4 giorni. L'Organizzazione mondiale della Sanità certifica anche il primo caso in Nigeria, che diventa così il quarto Paese colpito dalla malattia dopo Sierra Leone, Nigeria e Guinea.

Piano di contrasto da 100 milioni di dollari - Il direttore generale dell'Oms, Margaret Chan, e i presidenti dei Paesi africani colpiti dall'epidemia di virus Ebola si incontreranno domani in Guinea per lanciare un nuovopiano di contrasto da 100 milioni di dollari. Chan ha aggiunto che il livello dell'epidemia, e "la persistente minaccia che pone, richiede a Oms, Guinea, Liberia e Sierra Leone una risposta a un nuovo livello". Il piano, ha specificato, è parte di una campagna internazionale "intensificata".