FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Belgio, killer e stupratore seriale da 30 anni in cella: ok all'eutanasia

Il 52enne Frank Van Den Bleeken ha chiesto la dolce morte per liberarsi da "sofferenze psichiche insopportabili". Prima saluterà i parenti, poi lʼiniezione letale. Ora altri 15 detenuti chiedono di morire come lui

eutanasia
ansa

Ha stuprato diverse donne e ne ha uccisa una di soli 19 anni. Per questo il 52enne belga Frank Van Den Bleeken da 30 anni sta scontando una condanna all'ergastolo. Ma da quattro anni lui ha chiesto una pena diversa: vuole morire. Ora lo Stato glielo ha concesso: potrà porre fine alla sua esistenza con l'eutanasia. Una liberazione anche per lui e le sue "sofferenze psichiche insopportabili". Ora altri 15 detenuti, in Belgio, chiedono di morire come lui.

E' quanto riporta il quotidiano fiammingo "Standaard", secondo cui i carcerati si sono rivolti allo ULteam, una squadra specializzata di medici, psicologi e avvocati delle università di Bruxelles e Gand che si occupa delle questioni legate al fine vita. Secondo il professor Wim Distelmans, specialista dell'ULteam, il numero di domande di questo tipo è destinato ad aumentare ancora nel tempo.

Il primo caso di eutanasia a un detenuto - Da trent'anni il "mostro", come lo chiamano i media, non esce di galera, tranne una sola volta per assistere al funerale della madre. Ora ha ricevuto l'ok per lasciare, per l'ultima volta, il penitenziario di Bruges per essere trasferito in un ospedale. Qui, nell'arco di 48 ore, dopo avergli lasciato il tempo di salutare i familiari, i medici gli somministreranno la "dolce morte". Van Den Bleeken non ha mai chiesto di essere rimesso in libertà, conscio di essere un pericolo per la società, e dopo tre decenni di detenzione senza uno spiraglio il dolore psicologico si è fatto insostenibile. E' il primo caso del genere.

"Sono un essere umano e qualsiasi cosa io abbia fatto, resto un essere umano, quindi sì, datemi l'eutanasia", ha detto alla tv fiamminga lo stesso criminale. Questo aveva chiesto al ministro della Giustizia belga di essere mandato in un centro di cure specializzato in Olanda o, in alternativa, di essere ucciso con l'eutanasia. La giustizia belga ha deciso però che il trasferimento nei Paesi Bassi non era possibile, non esistendo un equivalente della struttura in Belgio, proponendo però di attendere l'apertura entro fine anno di un nuovo centro specializzato di cure psichiatriche a Gand.

"Non può più vivere così e non può più accettare il dolore", ha spiegato il suo avvocato, "molti dottori e psichiatri hanno dichiarato che il mio cliente soffriva in modo continuo e che non c'era niente che potesse lenire le sue sofferenze". E' quindi arrivato anche il via libera dei sanitari all'eutanasia dell'uomo, soddisfacendo così tutti i criteri previsti dalla legge belga entrata in vigore nel 2002 e rivista quest'anno introducendo il diritto alla "dolce morte" anche per i bambini.