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Il Titanic affondò per un incendio: ecco le prove di questa teoria

Dopo 100 anni, vengono a galla nuove ipotesi attendibili sul naufragio più famoso della storia

 A distanza di oltre un secolo emergono nuove prove sulle vere cause dell'affondamento del Titanic, il transatlantico più famoso di tutti i tempi.

La sua sorte sarebbe già stata segnata ben prima dello schianto con l'iceberg, la notte del 14 aprile 1912. Secondo Senan Molony, giornalista irlandese e massimo esperto del Titanic, lo squarcio provocato dalla collisione con l'iceberg sulla fiancata destra fu favorito dal fatto che l'acciaio fosse indebolito da un incendio che durava da almeno tre settimane nel deposito 10 del carbone.

Dall'analisi di alcune fotografie sono emersi, infatti, i segni di fiamme che si erano sviluppate vicino alle caldaie del transatlantico quando ancora si trovava nel porto di Belfast, dove venne costruito. Si era cercato di spegnerle ma senza successo. Nonostante questo, il programma della costosa nave andò avanti e l'incendio continuò a indebolire per giorni lo scafo del Titanic fino a quando arrivò a urtare l'iceberg che lo squarciò, causando il danno letale alla cosiddetta nave "inaffondabile".

Gli armatori erano perfettamente a conoscenza dell'incendio e ordinarono agli ufficiali di bordo di non farne notizia tant'è che all'arrivo a Southampton, la nave approdò al molo con il lato sinistro, in modo che i danni alla fiancata destra non potessero essere notati. Secondo gli esperti di metallurgia interpellati, un fuoco di quella portata può causare una diminuzione fino al 75% della resistenza dell'acciaio con le caratteristiche di quello usato per la costruzione del Titanic. L' iceberg, dunque, avrebbe soltanto fatto da "facilitatore" a un destino già segnato in partenza.

Le teorie del complotto Negli anni, sono avanzate tantissime teorie del complotto riguardo all'affondamento del Titanic. Tra le più note, quella che il transatlantico sarebbe stato costruito con la precisa intenzione di affondarlo poiché dietro ci sarebbe stato un complotto di banchieri per favorire la nascita della Federal Reserve o una frode assicurativa. Infatti, tra i passeggeri che persero la vita c'erano John Jacob Astor, Benjamin Guggenheim e Isidor Straus, tre influenti banchieri che si opponevano alla nascita della Federal Reserve, la banca centrale americana. A sostegno di tale ipotesi, vi è il fatto che numerose personalità rinunciarono ad effettuare la traversata inaugurale, perché sarebbero stati consapevoli che il Titanic sarebbe stato affondato.