Fear Effect Sedna: un ritorno strategico

Si tratta di un'esperienza per giocatore singolo che fonde azione e avventura, con una storia ben curata e avvincente. La visuale dall'alto, poco comune di questi tempi, permette in ogni livello di pianificare l'approccio migliore per superare schiere di guardie, telecamere, droni e molto altro ancora. Il giocatore può controllare fino a cinque personaggi contemporaneamente, variando il leader in qualsiasi momento. La funzione di pausa permette di impartire ordini agli altri mercenari e permette di gestire scontri complessi.

Dal punto di vista narrativo, Fear Effect Sedna presenta una trama ben strutturata, con personaggi a tratti sopra le righe immersi in un ambiente estraneo, poco definito. I modelli, rappresentati attraverso un tratto netto e pulito, spogli di dettagli, sottolineano ulteriormente lo stato d'animo dei protagonisti, minacciati costantemente da qualcosa di difficilmente comprensibile o identificabile.

La storia si evolve non soltanto durante gli intermezzi (per niente invadenti), al contrario: il giocatore è chiamato a guidare gli eventi, seguendone in prima persona lo sviluppo. L'azione, essendo parte stessa della trama e non un intervallo di gioco tra un filmato e un altro, permette di mantenere elevata la tensione senza ricorrere a continui – più o meno immotivati - colpi di scena.

Fear Effect Sedna è un gioco impegnativo. Hana e compagni sono, comprensibilmente, fragili e i kit per curare le ferite non saranno sempre abbondanti. Come se non bastasse, ogni singolo nemico è in grado di infliggere una quantità di danni non trascurabile e raramente troveremo guardie isolate. Sommando insieme tutto questo si ottengono dei livelli che difficilmente potranno essere superati con il solo utilizzo della forza bruta.

La furtività è un elemento essenziale: da accovacciati i personaggi saranno in grado di determinare il campo visivo dei nemici e, sfruttando le coperture fornite dalle strutture o dagli oggetti presenti nel livello, sarà possibile passare senza essere notati oppure uccidere silenziosamente gli avversari ignari. Il combattimento in mischia, fortunatamente sporadico, è invece piuttosto confuso e meno curato, con hit-box ben poco plausibili.

Ogni personaggio ha a disposizione due abilità speciali, che inquadrano i suoi punti di forza, utilizzabili per un numero limitato di volte a missione. Dalle mine di Hana fino al lanciafiamme di Deke, per passare agli ologrammi di Rain: saper sfruttare le risorse a propria disposizione sarà determinante per riuscire a superare i livelli senza subire gravi danni.

Altro elemento fondamentale del gioco, presente anche nei capitoli precedenti, è la risoluzione di puzzle. Moderatamente complessi ma mai ingiusti, non forniscono indizi diretti al giocatore, spingendolo a cercare nel livello tracce che possano condurlo verso la situazione. Questi meccanismi forniscono, in ogni caso, costanti feedback per segnalare le mosse giuste o sbagliate, permettendo così di intuire più facilmente la direzione corretta.

Come lo abbiamo giocato

Grazie al codice recensibile fornito dal distributore, abbiamo potuto provare Fear Effect Sedna su PlayStation 4 Slim, collegata ad un monitor Asus VX228H. Per completare la storia, senza recuperare tutti i trofei nascosti, sono occorse circa dieci ore di gioco.

Può piacere a chi…
...ama l'approccio strategico
... non disdegna una storia ben curata
... ha un buon rapporto con il genere cyberpunk

Potrebbe deludere chi…
...preferisce l'approccio "porte sfondate a calci"
...non sopporta gli enigmi e i puzzle
...punta a giochi per più giocatori

Fear Effect Sedna è un gioco consigliato ai maggiori di 16 anni.

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